Neomisia ed Aurelia erano due amabili sorelle nate da una famiglia nobile in Asia Minore. Rimasero ben presto orfane e il destino volle che furono schiavizzate e portate in Tracia: nonostante tutto, le due giovani non persero mai il loro spirito caritatevole e devoto. Tornate in libertà, Aurelia e Neomisia si apprestarono a visitare i luoghi simbolo della cristianità siti in Palestina, predicando la parola del Signore. Giunsero poi in Occidente, dove visitarono numerosi santuari: arrivarono in Puglia, in Lucania e a Roma dove, non solo pregarono sulle tombe degli Apostoli, ma ricevettero anche la benedizione papale. Sulla strada di ritorno da Roma, le due sorelle incontrarono i Saraceni che, a quel tempo, avevano preso d’assedio la Calabria, la Lucania e Capua. Essi le picchiarono per indurle al loro dovere, fino a ridurle in fin di vita. Ma un temporale, fatto di lampi e tuoni inauditi, spaventò i saraceni fino a metterli in fuga. Così Neomisia ed Aurelia riuscirono a raggiungere Anagni: qui furono accolte ed un angelo predisse loro la prossima salita in Cielo. Le sorelle perirono il 25 settembre e furono dapprima sepolte presso l’oratorio della cittadina, per poi essere spostate presso il Monastero di S. Reparata. Solo con il vescovo Rumaldo le sacre spoglie di Neomisia ed Aurelia furono collocate nella Cattedrale di Anagni: oggi è possibile pregare sulla loro tomba nella cripta di S.Magno posta all’interno della stessa chiesa. Le Sante Aurelia e Neomisia sono menzionate nel Codice Chigiano risalente al XIV, ma è bene specificare che le notizie agiografiche più attendibili sulle due sante sono quelle riguardanti la traslazione dei corpi, come afferma il Baronio.
SANTE AURELIA E NEOMISIA, SEPOLTE NELLA CRIPTA DI S.MAGNO
Le Sante Aurelia e Neomisia sono sepolte sotto l’altare della cripta di S.Magno, accanto a Santa Secondina, all’interno della Cattedrale di S.Maria Annunziata di Anagni, chiamata la “città dei papi”. La cripta, caratterizzata da ventuno volte sostenute da dodici colonne, è completamente affrescata con raffigurazioni legate al Vecchio ed al Nuovo Testamento, alla nascita e alla salvezza dell’uomo. Notevole è anche la bellezza dei pavimenti in marmo, con i prevalenti serpentino verde e porfido rosso. Il 25 settembre sono festeggiati anche i Santi Solennio di Chartres, Firmino di Amiens, Sergio di Radonez, Ketevan, Principio di Soissons, Paolo, Tatta e figli, Findbar di Cork, Arnolfo di Sens, Ermenfredo di Cusance, Aunacario di Auxerre, Domenico in Soriano, Cleofa e i beati Giovanni Codera Marques, Antonio Cid Rodriguez, Ermengarda, Beatrice di Castiglia, Giovanni Pietro Bengoa Aranguren e Paolo Maria Leoz y Portillo, Marco Criado di Andujar, Jesus Hita Miranda e Giuseppe Antón Gómez.