Sara Simeoni stasera sarà ospite a Le Ragazze su Rai Tre. Proprio lei è stata la regina degli anni ’70. Ed infatti, la campionessa di salto in alto detiene il record mondiale nel 1978 e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca del 1980. Intervistata dalla Guida, racconterà la sua straordinaria carriera, strizzando l’occhio anche alla vita attuale. Recentemente intervistata anche da Fabio Fazio durante “Che tempo che fa”, ha raccontato della sua carriera sportiva prima del ritiro, svelando che adesso insegna scienze motorie alle scuole medie. Era il 4 agosto del 1978 quando, alle otto di sera, è salita sulla pedana del campo di via Morosini, a Brescia. Aveva 25 anni e fece il record del mondo saltando 2,01 m. “Atterrata dopo l’1.98 ero ancora calma e concentrata. Mi dissi Sara vai avanti…” ricorda in un’intervista al Giornale di Brescia.
Sara Simeoni, l’intervista con Gloria Guida
Il record mondiale di Sara Simeoni è rimasto imbattuto per 24 anni. Durante gli Europei di Atene 2002 infatti, la tedesca Ulrike Meyfarth ha saltato 2,02. In Italia il salto di Sara ha resistito per 29 anni, quando nel 2007 fu superato da Antonietta Di Martino ai Mondiali di Osaka con il nuovo primato italiano di 2,03 m. “Ero davvero contenta di gareggiare a Brescia, perché essendo vicino a casa erano venuti a vedermi anche i miei familiari. Non mi resi immediatamente conto della portata del mio salto. Solo a distanza di anni ho davvero realizzato di aver fatto una grande cosa” ha ricordato la Simeoni nella sua intervista. Il suo curriculum sportivo è costellato di successi. Una medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Mosca 1980 e due d’argento (Montreal 1976 e Los Angeles 1984); un oro e due bronzi agli Europei, quattro ori agli Europei al coperto, due vittorie alle Universiadi e ai Giochi del Mediterraneo, 24 titoli italiani. Ha avuto addosso la maglia azzurra per la bellezza di 72 volte. Quel 4 agosto 1978 però, sarà sempre il momento più emozionante di tutti.
Popolarità e successi
Sara Simeoni, intervistata per Famiglia Cristiana, ha raccontato se la popolarità fu mai indiscreta nella sua vita. “Non avevamo filtri, nel 1979 forse inconsciamente spaventata, in gara oltre l’1,95 mi bloccavo. In pedana mi lasciavano giusto lo spazio per la rincorsa. Un po’ ansiogeno ma bello: forse se dopo 40 anni mi ricordano è perché si sono potuti avvicinare”, svela. Come è cambiata la gestione del successo nel corso degli anni? “Diventavi qualcuno con i risultati, ora si diventa personaggi prima di farli. Anche a me, all’epoca, chiesero di raccontare che avevo lasciato Erminio per un altro. Ho scelto di restare me stessa, ho preferito la mia libertà. Anche se poi, nella vita, non essere “signor sì” ha un prezzo che si paga”, ha concluso. Se anche voi siete curiosi di ripercorrere la straordinaria carriera dell’ex atleta, vi ricordiamo di non perdere la prima puntata de “Le Ragazze” in onda su Rai3 con Gloria Guida.