Milan, Gennaro Gattuso alla vigilia della sfida con il Betis Siviglia in Europa League: “C’è tanta pressione su di noi”. Il Diavolo è atteso domani dal confronto con gli spagnoli per la terza giornata della fase a gironi della competizione europea e il tecnico rossonero è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto della situazione: la sconfitta in zona Cesarini nel derby contro l’Inter brucia ancora, con Ringhio che ha tenuto a precisare che “la gara non è stata preparata per pareggiare, ma per affrontare l’Inter in un certo modo”. “Siamo venuti a mancare nel palleggio, potevamo fare meglio” ha aggiunto Gattuso, evidenziando che “non è tutto da buttare”: “C’è tanta pressione su di noi, ho perso sei partite in campionato e sembra che le ho perse tutte: però mi sta bene perché sono io il responsabile e non i calciatori”. “Non siamo stati bravi a servire Higuain, per il 30 per cento è colpa del Pipita e per il 70 per cento è colpa mia e della squadra” riflette Gattuso.
“DONNARUMMA? GLI ERRORI CI POSSONO STARE”
Gattuso ha poi parlato di Gigio Donnarumma, protagonista dell’errore decisivo nella Stracittadina: “Io non sono d’accordo con coloro che vogliono metterlo in panchina: è in crescita ed è più affidabile rispetto alla scorsa stagione. Le scelte le faccio io – sottolinea il tecnico rossonero – non vado dietro ai tifosi”. E rivela: “Ha avuto un lutto in famiglia l’altro ieri, è venuta a mancare la nonna, ma deve lavorare con personalità e non pensare a nulla: nel calcio gli errori ci possono stare”. Poi un commento sul Betis Siviglia: “Palleggia in un modo incredibile, fa pochi gol perché non concretizza ma fa molto possesso palla: hanno benzina nelle gambe, sarà una partita difficile”. L’ex Sion e Palermo si è poi soffermato sulle voci su un possibile esonero: “So che quando non arrivano i risultati sono in discussione, ma la pressione l’ho avvertita anche nelle altre piazze in cui ho allenato: c’è sempre un confronto con Leonardo e Maldini. Ciò che è successo tra me e Leo è successo tanti anni fa: ora c’è rispetto e ci diciamo le cose in faccia”.