Con appena 5 punti dal sogno iridato, chi si è accontento del proprio piazzamento nella griglia di partenza del Gp del Messico 2018 è di certo Lewis Hamilton. Il pilota inglese, a cui manca davvero pochissimo per diventare campione del mondo della Formula 1 per la quinta volta in carriera non si lamenta quindi della terza casella della griglia di partenza, ottenuta di fianco a Vettel sull’asfalto di Città del Messico. Benché in questa stagione Hamilton abbia sempre spinto al massimo per ottenere la pole position, pare che l’inglese oggi non voglia correre rischi inutili: dopo tutto la matematica e la casistica è a suo favore e l’alfiere della Mercedes chiaramente non vuole rischiare di annullare un’altro match point come fatto ad Austin appena pochi giorni fa. Le qualifiche comunque per la casa delle frecce d’argento sono stata positive, considerato il netto predominio delle Red Bull: la gara però potrebbe essere tutt’altra cosa, specie per Hamilton. (agg Michela Colombo)
CHE FARA’ VERSTAPPEN?
Il secondo posto nella griglia di partenza de Gp del Messico 2018 potrebbe suonare davvero come uno schiaffo morale per Max Verstappen: il pilota olandese ha infatti condotto una qualifica perfetta ieri sulla pista di Città del Messico ma nell’ultimo time attack è stato il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo a strappare la pole position. Era da Montecarlo che l’australiano non andava così bene e ieri le Red bull hanno dimostrato un dominio che era parecchio che non si vedeva: eppure c’è parecchia rabbia e amarezza nei box dello stesso Verstappen, che davvero si sentiva la prima casella della prima fila ormai nelle tasche. Ora però Verstappen è quasi posto di fronte a un bivio: riprendere lo stile di guida eccessivamente aggressivo con il rischio di combinare un brutto incidente con il proprio compagno di squadra oppure mantenere il sangue freddo mostrato negli ultimi Gp di F1 ( e che ha portato punti preziosi)?. Difficile dirlo prima che i semafori si spengano, ma di certo possiamo ricordare quanto accaduto proprio l’anno scorso nel Gp del Messico, quando Vertstappen riuscì con grande abilità a infilare nella prima curva Vettel, ipotecando quindi il successo. (agg Michela Colombo)
I PENALIZZATI
Come accade spesso in questa stagione della Formula 1, anche oggi nella griglia di partenza del Gp del Messico vediamo alcuni piloti che partiranno solo dalle ultime caselle dello schieramento, così definito dalle qualifiche ufficiali occorse ieri sulla pista messicana. A questo punto della stagione anzi non dovremmo più sorprenderci delle penalità inflitte dalla direzione di gara, specie in questa domenica, che arriva proprio dopo il Gran premio degli Stati Uniti. Ecco quindi che al via oggi saranno ben due i piloti penalizzati nella griglia di partenza di Città del Messico, ovvero Gasly e Grosjean. Il primo, pilota Toro Rosso, sarà costretto a partire dalla ventesima casella ma in teoria è stato già penalizzato di ben venti posti: la sua vettura infatti monta un motore nuovo, come pure un turbo e la Mgu-H nuova, componenti però extra rispetto a quelli fissati a inizio della stagione. Diverso discorso per Grosjean, che partirà dal 18^ posto: il pilota della Hass è stato infatti danneggiato di tre posizioni nella griglia di partenza dopo l’incidente causato con Leclerc in occasione del Gp degli Stati Uniti. (agg Michela Colombo)
L’AUSTRALIANO: CHE VITTORIA PER IL TEAM
Alla vigilia delle qualifiche ufficiali del Gp del Messico, tra le ultime prove del Mondiale della Formula 1, forse erano in pochi a immaginare una tale griglia di partenza: a Città del Messico infatti la pole position l’ha strappata Daniel Ricciardo , che è riuscito a beffare proprio compagno di squadra Verstappen, il quale completa la prima fila. Solo alle loro spalle i protagonisti quasi unici della lotta al titolo iridato, che ormai potrebbe anche chiudersi in questo fine settimana. Il risultato è senza dubbio importante ma almeno per il pilota australiano questo non arriva inatteso come lo stesso Ricciardo ha dichiarato dopo le qualifiche: “Sapevo di avere il potenziale, era lì da qualche parte. Non abbiamo fatto delle libere perfette. Max ha avuto un grande passo e sapevo che dovevo mettere insieme un giro pulito. Alla fine, ho sentito che ero in pole e mi sono rilassato un attimo”. Il pilota australiano ha poi aggiunto: “Ho soffiato il primo tempo a Max. Montecarlo è l’unico posto in cui avevo fatto la pole. E’ bellissimo per il team”. (agg Michela Colombo)
PRIMA FILA REDBULL: RICCIARDO IN POLE!
Prima fila Red Bull sulla griglia di partenza del Gran Premio del Messico 2018 di Formula 1. A conquistare la pole position non è stato Max Verstappen, che sembrava favorito, bensì il compagno di squadra Daniel Ricciardo, che ha tolto all’olandese la possibilità di diventare il più giovane poleman nella storia della Formula 1. Ad aprire la seconda fila invece i due rivali nella corsa al titolo, con la Mercedes di Lewis Hamilton che scatta terza davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel. Dietro ci sono i loro compagni di squadra: Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen in terza fila. La Renault in quarta con Nico Hulkenberg e Carlos Sainz, poi le Alfa Romeo Sauber di Charles Leclerc e Marcus Ericsson. In sesta fila Esteban Ocon e Fernando Alonso, poi Sergio Perez e Brendon Hartley. Alla terzultima dovevano esserci Pierre Gasly e Romain Grosjean che però partiranno dall’ultima per le loro penalità. Balzano avanti allora Stoffel Vandoorne e Kevin Magnussen, poi Lance Stroll e Romain Grosjean, quindi Sergey Sirotkin e Pierre Gasly in ultima fila. (agg. di Silvana Palazzo)
DOPPIETTA DI POLE POSITION TABÙ: CHI LO SFATERÀ?
La storia recente del Gran Premio del Messico di Formula 1 è breve e la griglia di partenza ci ricorda un dato interessante: nelle tre edizioni finora disputate dal 2015, quando Città del Messico è tornata a fare parte del calendario iridato, nessun pilota è riuscito a conquistare più di una pole position all’Autodromo Hermanos Rodriguez della capitale del Messico. Nel 2015 fu infatti Nico Rosberg a partire davanti a tutti, imitato nel 2016 dal compagno di squadra Lewis Hamilton, mentre un anno fa fu Sebastian Vettel il più bravo al sabato con la sua Ferrari. Dato ancora più curioso se si considera il fatto che pure alla domenica nessuno è riuscito a vincere più di un Gran Premio, anche se al posto di Vettel troviamo un successo di Max Verstappen con la Red Bull. Per trovare piloti capaci di partire per due volte davanti a tutti sulla griglia di partenza al Gran Premio del Messico dobbiamo dunque tornare ad Ayrton Senna che ottenne due pole position nel 1988 e nel 1989, oppure a Nigel Mansell che ci riuscì nel 1987 e poi nel 1992, ma naturalmente dobbiamo ricordare che questo Gp non si disputò dal 1993 al 2014. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’ANNO SCORSO
In attesa di scoprire come si comporrà la griglia di partenza per il Gran Premio del Messico 2018 di Formula 1, andiamo a ricordare come erano andate le cose l’anno scorso sul circuito di Città del Messico. La pole position era andata a Sebastian Vettel e alla Ferrari, con Max Verstappen al secondo posto: si riproponeva così la prima fila che pochi settimane prima aveva innescato il patatrac a Singapore. Seconda fila per le due Mercedes con Lewis Hamilton davanti a Valtteri Bottas, mentre Kimi Raikkonen fu quinto davanti ad Esteban Ocon e Daniel Ricciardo fu spinto nelle retrovie dalla penalizzazione per la sostituzione della power unit. La griglia di partenza con i tre protagonisti più attesi nelle prime tre posizioni generò in effetti una partenza caotica, con un primo contatto fra Vettel e Verstappen e poi un altro fra il tedesco e Hamilton, che aveva cercato di approfittare della situazione. Verstappen ne uscì indenne e volò verso la vittoria, Vettel ottenne il quarto posto e Hamilton fu soltanto nono, ma tanto gli bastò per festeggiare la matematica conquista del titolo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA LOTTA PER LA POLE POSITION
Oggi conosceremo la griglia di partenza del Gran Premio del Messico 2018 di Formula 1 sul circuito della capitale Città del Messico: davvero grande è la curiosità per scoprire come andrà a finire la battaglia per la pole position sul tracciato che potrebbe mettere il verdetto definitivo sul titolo iridato. Possibilità di sorpassi in gara dovrebbero essercene, considerati i due lunghi rettilinei nella prima parte della pista, tuttavia anche a Città del Messico partire davanti a tutti sulla griglia di partenza potrebbe comunque garantire un vantaggio magari decisivo. A questo proposito va detto che quest’anno, rispetto all’anno scorso quando partire in prima fila era stato quasi sempre decisivo, non sono mancate sorprese e rimonte in gara, dunque anche in Formula 1 sembra non essere più così fondamentale partire davanti. Il che è una ottima notizia per lo spettacolo, forse però un po’ meno per la Ferrari, perché proprio la Rossa quest’anno sembra avere capitalizzato meno di quello che avrebbe potuto in una stagione in cui in qualifica finalmente non ha più pagato dazio in modo netto rispetto alla Mercedes, che dal canto suo ha però sfruttato alla perfezione il vantaggio di partire davanti in gran parte delle gare del finale di stagione, che rischiano di avere scavato un margine decisivo in favore di Stoccarda.
GRIGLIA DI PARTENZA FORMULA 1: TORNA IL DOMINIO MERCEDES
Parlando di giro secco, qualifiche e griglia di partenza, bisogna comunque evidenziare il grande miglioramento della Ferrari al sabato, che negli ultimi anni era stato riserva di caccia praticamente esclusiva della Mercedes salvo eccezioni che rimanevano piuttosto rare. Quest’anno Sebastian Vettel ha ottenuto già cinque pole position e una è andata a Kimi Raikkonen; in tre circostanze la prima fila della griglia di partenza è stata totalmente rossa sia in Bahrain sia in Cina ed infine a Monza, anche se poi la Ferrari da questi tre ottimi inizi ha ricavato “solo” una vittoria per Seb a Sakhir, un terzo posto a Shanghai e un secondo a Monza per Kimi, con la beffa italiana che naturalmente è stata la più dolorosa. D’altro canto, va sottolineato che nel 2018 solamente otto volte su 18 (meno del 50% delle volte) l’autore della pole position al sabato ha poi conquistato anche la vittoria alla domenica. Spesso dominatore assoluto del sabato, Lewis Hamilton ad Austin ha raggiunto un totale di 81 pole position in carriera, sempre più leader solitario di questa speciale classifica, anche se meno dominante rispetto alle passate stagioni al sabato. Va anche detto però che nel finale di stagione uno dei segreti della Mercedes è stato proprio quello di tornare a dominare al sabato: da Budapest in poi, cinque pole di Hamilton in sette gare e una anche per Bottas (che poi in Russia lasciò la vittoria al compagno di squadra), una per Raikkonen a Monza e zero per Vettel che è a digiuno da Hockenheim – e sappiamo come andò a finire in Germania…