Barcellona-Inter, Rafinha: “Spalletti non mi ha voluto”, così il brasiliano in una lunga intervista rilasciata a Premium Sport sul passato in nerazzurro e sul mancato riscatto estivo del Biscione. Arrivato nella sessione di gennaio in prestito con diritto di riscatto, il fantasista brasiliano ha conquistato i tifosi per la sua qualità e per il senso di appartenenza, ma in estate è arrivata la doccia gelata: la dirigenza meneghina non ha esercitato il diritto di riscatto fissato a 35 milioni di euro, con il classe 1993 rientrato in Catalogna. Questa sera i blaugrana affrontano l’Inter nella terza giornata della fase a gironi di Champions League e il brasiliano ha parlato del suo ex mister: “Spalletti è un grande tecnico, ma credo che non mi abbia voluto tenere: l’Inter rimane nel mio cuore e credevo di restare, ma alla fine hanno scelto altri calciatori”. E Rafinha non dimentica l’affetto dei tifosi: “So che nel corso dell’estate i tifosi nerazzurri si sono mobilitati, creando anche l’hashtag #riprendirafinha: è una dimostrazione di grande affetto, che io ho ricambiato dando tutto me stesso e che ricambio ancora oggi”.
RAFINHA ESCLUDE UN RITORNO ALL’INTER
Il venticinquenne ha poi aggiunto: “A Milano mi sono trovato benissimo, un’empatia immediata e naturale: ancora oggi sono in contatto con gli ex compagni, lo staff medico e i dirigenti. Purtroppo però le porte si sono chiuse, non penso si possano riaprire: sto bene al Barcellona e sono in un ottimo momento”. Una battuta sulla sfida di questa sera al Camp Nou: “Si affrontano le due squadre in testa al girone: se dovessi giocare e segnare, non esulterei per rispetto, i nerazzurri sono sempre una parte di me”. E il gioiello di Sao Paulo poi torna sui momenti indimenticabili vissuti con la casacca nerazzurra: “A Milano ho molti amici e mi sento spesso con Mauro Icardi: sono stato benissimo e ho vissuto molti momenti esaltanti come la qualificazione in Champions League ottenuta contro la Lazio all’ultima giornata e soprattutto sono tornato a giocare dopo una lunga assenza”. Ma ribadisce: “Detto ciò, penso che le porte si siano chiuse questa estate”.