Parte della critica ha apprezzato il film “Wolfman”, con qualche riserva: “Il regista Joe Johnston imposta questa nuova avventura del più tragico dei mostri classici hollywoodiani in uno spazio privo di autoreferenzialità e di ironia. ‘The Wolflman’ non è un film ammiccante ed è fortunatamente privo dell’abominevole, incorporea, volgarissima pirotecnica visiva di un Van Helsing… Johnston conferma infatti il suo rispetto per il genere fatto in maniera old fashioned”, ha scritto Giulia D’annolo Vallan, sul Manifesto. Alessandra Levantesi Kezich, su La Stampa, ha lodato il cast: “Sir Anthony Hopkins parrebbe padre improbabile del tormentato Benicio del Toro, ma si è provveduto a fare della defunta madre una creola e Hopkins è attore tale che può fare ciò che vuole”, Ricordiamo che “Wolfman ”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda sul 20 a partire dalle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.
Curiosità sul film
Il prime time di Canale 20 alle ore 21,00 propone ‘Wolfman‘, pellicola datata 2010, prodotta da Universal Pictures, Relativity Media e Stuber Pictures, una rivisitazione di un vecchio film del genere licantropo, ‘L’uomo lupo’ del 1941. La regia di ‘Wolfman’ fu curata da Joe Johnston, un esperto nel genere, regista e produttore di vari film, supervisore per gli effetti speciali in molte produzioni, il regista, per intenderci, di ‘Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi (Honey, I Shrunk the Kids)’ del 1989, commedia divertente esaltata dalla comicità di Rick Moranis, oppure di ‘Pagemaster – L’avventura meravigliosa (The Pagemaster)’, avventuroso film in cui i personaggi divengono animazione, una delle prime sperimentazioni del genere. Nel cast, troviamo, nel ruolo di Lawrence Talbot, l’attore Benicio del Toro, mentre il padre è Anthony Hopkins, una coppia formidabile in questo genere sospeso tra romanticismo ed orrore sovrannaturale.
Wolfman, Canale 20: la trama del film
Lawrence Talbot torna nella sua natia Inghilterra di fine ‘800, in seguito alla morte del fratello Ben. Suo padre è il ricco nobile Sir John Talbot il quale non vede di buon occhio gli anni trascorsi come attore teatrale negli States da parte del figlio. Il fratello Ben è deceduto di una morte cruenta e sanguinaria, dilaniato da una belva feroce e Lawrence cerca la verità riguardo a questo episodio incredibile, al punto di recarsi da una zingara veggente, in un classico accampamento nomade di fine ‘800, per ascoltare le sue veggenze, la sua opinione nell’interrogare le sfere occulte. Nel momento stesso in cui Lawrence si trova assieme agli zingari, improvvisamente, di notte, durante un plenilunio, la belva attacca l’accampamento uccidendo molti zingari, mordendo anche Lawrence stesso pur risparmiandogli la vita, motivo abbastanza incoerente con il comportamento di una fiera che fino a quel momento non conosceva pietà mietendo vite con pochi morsi.
Iniziano quindi le indagini coordinate dall’agente Frederick Abberline di Scotland Yard, anche Londra si è scomodata per questa tranquilla cittadina di provincia, il caso e il numero di morti è troppo elevato per fingere indifferenza. Sir. John Talbor a sua volta ha uno strano comportamento: spesso, di notte, si rinchiude nella cripta nella quale è sepolta anche la mamma di Lawrence e proprio in una di quelle notti l’uomo vede il padre trasformarsi in quella che potrebbe essere la belva coinvolta nelle strage di vite innocenti, un licantropo. Prevarrà quindi il legame di sangue famigliare o la voglia di interrompere i fiumi di sangue che ogni volta nella quale il lupo mannaro si trasforma durante il plenilunio scorrono copiosi nel villaggio?