Ergastolo ridotto col rito abbreviato
E’ arrivata la richiesta della Procura, da parte dei pm Savino e Volta al giudice Carlo Negri, relativa al delitto di Marcello Cenci, ucciso in Spagna nel 2017 dal suo amico Eder Guidarelli: condanna all’ergastolo con rito abbreviato, dunque pena ridotta di un terzo a 30 anni, il massimo per questa tipologia di processo. Una vicenda oscura tra due amici, entrambi coetanei, che avevano visto rompersi brutalmente il loro sodalizio a causa della folle gelosia di Guidarelli, alla quale la Procura ha negato ogni attenuante, anche le generiche, per la confessione, ritenuta inutile, di convenienza. Guidarelli credeva infatti che Cenci fosse diventato suo rivale in amore, questo l’ha portato ad aggredirlo e alla fine ucciderlo, tanto che nella richiesta della Procura sono presenti tre aggravanti per l’omicidio di Cenci: premeditazione, stalking e lesioni prima dell’omicidio e minorata difesa.
Un’escalation di violenza
La tragica storia era iniziata il 26 agosto 2016 a Ferrara, città di residenza di entrsambi: nella piazza di Pontelagoscuro, frazione della cittadina estense, Guidarelli aveva aggredito per la prima volta Cenci, picchiandolo. E il 1 novembre successivo lo aveva raggiunto anche a Valencia, dove Cenci si era trasferito per fare il barista: un altra aggressione, in cui la vittima aveva riportato la frattura del setto nasale. Sotto Natale, il giorno di Santo Stefano, Guidarelli ha di nuovo aggredito Cenci a Pontelagoscuro, brutalmente, costringendolo a ricorrere alle cure ospedaliere con 55 punti alla testa. E infine l’aggressione fatale a Valencia nella notte tra l’1 e il 2 luglio 2017. Di nuovo a Valencia, Guidarelli ha strangolato Cenci, mettendo fine nel modo più atroce alla sua tragica escalation di follia. Ora l’omicida attende la sentenza in carcere a Ferrara, con l’arresto che avvenne alla frontiera di Ventimiglia.