La vita dell’ex modella Cristina Guidetti, sfigurata dal chirurgo che la operò, non è più la stessa. Oggi la donna ha 45 anni e commenta la condanna di primo grado ad un anno, con pena sospesa, a carico del chirurgo dal quale non ha ricevuto neppure un minimo risarcimento per i danni subiti. “Vi sembra giustizia questa? A me no”, ha tuonato Cristina commentato il risultato ottenuto dall’operazione di resurfacing eseguita dal chirurgo Massimo Rambotti in una clinica di Padova. Nel corso del processo che ha visto imputato lo stimato medico 62enne, come riporta TgCom24 ha riconosciuto il chirurgo colpevole di lesioni gravissime. Nonostante questo incombe la prescrizione. La Guidetti non ha perso neppure un’udienza in tutti questi anni, nonostante i trattamenti per tentare di recuperare l’aspetto di un tempo la rendessero “un mostro”. L’ex modella con alle spalle, ad oggi, ben 42 trattamenti, sente di non aver ottenuto la giustizia che sperava di ricevere ma solo un grande dolore che non smette di provare. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CRISTINA GUIDETTI EX MODELLA SFIGURATA DAL CHIRURGO
Cristina Guidetti, ex modella sfigurata dal chirurgo: l’amara confessione della quarantacinquenne di Modena, che ha visto la sua vita “rovinata” da un intervento di resurfacing, un trattamento col laser per la rimozione di alcune piccole imperfezioni. Intervistata da La Gazzetta di Modena, la donna ha parlato a due settimane di distanza dalla condanna al chirurgo Massimo Rambotti. “Dopo quella operazione sono rimasta sfigurata, riportando sul mio volto delle cicatrici che resteranno per sempre, nonostante i 42 trattamenti affrontati successivamente, che mi sono costati 93mila euro” le parole di Cristina, che sottolinea: “Ho perso il mio lavoro di modella, atteso più di sei anni per vedere la sentenza di primo grado. Ad oggi non ho ricevuto nemmeno un euro di risarcimento. Vi sembra giustizia questa? A me no”. “Mi fidavo, era tra i più stimati”, dice a proposito del chirurgo 62enne di Foligno, che l’operò in una clinica privata di Padova il 31 gennaio 2012.
“LA GIUSTIZIA VERA E’ QUALCOS’ALTRO”
Ritenuto colpevole di lesioni gravissime dal giudice monocratico di Padova, Rambotti era ad un passo dalla prescrizione: “Per tutti questi anni, più di sei, sono andata alle udienze, sempre. Anche quando i trattamenti che facevo per curarmi mi rendevano come un mostro. Le mie condizioni erano la prova evidente di che cos’era accaduto. Eppure non è bastato c’è voluto così tanto tempo per avere soltanto una sentenza di primo grado con la prescrizione dietro l’angolo”. Cristina Guidetti ha poi aggiunto: “Quando uscivo di casa la gente si teneva a distanza, mi schivava. Nonostante i miracoli fatti da altri medici i segni resteranno per sempre. Quanto ci vorrà ancora per avere un risarcimento in sede civile? Il dolore che ho provato non è bastato? La giustizia, quella vera, è qualcos’altro”.