L’emicrania colpisce in media più le donne degli uomini, ma queste decidono di solito di non curarsi. Il centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale ha messo a punto uno studio Gema che è stato presentato oggi nel corso di un convegno a Roma che indaga sui costi diretti sanitari. Le donne perdono maggiormente degli uomini giorni di lavoro, in media 16.8 l’anno a 13.6, e di vita sociale, 26.4 a 20, per l’emicrania. Inoltre sono soggette più spesso al presentismo, cioè quella presenza a lavoro in condizione di malessere. Il centro della questione viene incentrata sul reddito inferiore che porta il sesso femminile a curarsi di meno con una spesa di 1132 euro l’anno contro i 1825 degli uomini. Sicuramente sono numeri che invitano a riflettere e che dovranno essere approfonditi anche per cercare di capire perché questa patologia così comune va a colpire più un sesso rispetto l’altro.
Emicrania, donne più colpite degli uomini: arriva il farmaco miracoloso
Sono diverse le notizie che si possono trovare in rete sull’emicrania, una patologia molto comune che colpisce più spesso le donne rispetto agli uomini. A breve in Italia arriverà un farmaco in grado di agire sulla principale proteina che causa l’esplosione del dolore. A svelarne i particolari è Piero Barbanti, direttore dell’Unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore del San Raffaele di Roma. Questi ha specificato: “Si apre una nuova era per la cura dell’emicrania. Questa nuova cura si basa su anticorpi monoclonali che mettono una sorta di blocco a una sostanza chiamata Cgrp. Si tratta di una piccola proteina che è il principale artefice dell’attacco emicranico“. Sarebbe di certo una grande rivoluzione anche se è ancora da chiarire quali saranno i costi visto che di recente è stato evidenziato come le donne facciano anche fatica a curarsi per la differenza di reddito netta nei confronti del sesso opposto. Di certo però un farmaco in grado di risolvere questo problema rappresenta un grande salto in avanti per la medicina.