Jimmy Ghione, inviato storico di Striscia la Notizia, ha raccolto le segnalazioni di alcuni cittadini di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Dopo essere stati già vittime del terremoto nel 2016, ora denunciano un altro fatto ulteriormente increscioso, ovvero la scomparsa di oggetti di valore e ricordi dalle loro case. In tanti, infatti, dopo il terribile sisma sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni. Tuttavia, si sono accorti della mancanza di oggetti a loro cari e per questo hanno deciso di interpellare il Tg satirico di Antonio Ricci che stasera trasmetterà il servizio di Ghione. “Hanno portato via parte delle macerie e tutti i beni che avevamo dentro casa non li troviamo più”, ha denunciato uno dei cittadini di Arquata del Tronto. Ma questa non è stata la sola segnalazione di sciacallaggio raccolta dall’inviato di Striscia la Notizia: “È sparito tutto. Chi ha avuto la casa completamente distrutta pensava di poter comunque ritrovare dei valori (catenine, oro, gioielli e oggetti di famiglia) sotto le macerie”, ha aggiunto un altro testimone di questi spregevoli atti di sciacallaggio.
STRISCIA LA NOTIZIA: AD ARQUATA DEL TRONTO I CITTADINI HANNO PAURA
Al momento nessuno dei cittadini che ha denunciato a Striscia la Notizia atti di sciacallaggio nelle abitazioni abbandonate ad Arquata del Tronto, in seguito al terremoto del 2016, ha ricevuto nulla indietro. “Niente è stato restituito”, ha commentato in tanti a Jimmy Ghione. In altre circostanze, hanno raccontato addirittura di quanto fatto da parte di una persona preposta alla rimozione delle macerie e trovata con le “mani nel sacco”, ovvero con oggetti di valore provenienti dal cratere sismico nella sua abitazione. Nonostante le segnalazioni e le denunce a Striscia la Notizia, i cittadini hanno paura e per questo hanno deciso di rivolgersi a Ghione con il volto coperto. “Non possiamo dire le cose che non vanno. Lo Stato e le amministrazioni non vogliono che diciamo queste cose perché altrimenti ci potrebbero essere delle ripercussioni”, hanno spiegato. Una situazione davvero incredibile, se confermata, precisata da ulteriori dichiarazioni: “Questa è una piccola comunità, dove ci si conosce tutti e metterci la faccia significa avere delle ritorsioni personali”. Gli stessi cittadini temono anche possibili vendette ai loro danni.