L’omicidio di Cosimo Errico resta avvolto nel mistero. A distanza di quasi un mese dalla morte del professore di chimica, ucciso a coltellate alla Cascina dei Fiori di cui era proprietario, continuano le indagini delle forze dell’ordine. Ora seguono la pista a luci rosse: nella cascina, dove è stato rinvenuto il cadavere semi carbonizzo del docente, sono state trovate sei telecamere e alcune cassette contenenti filmati hard girati in una stanza della struttura con protagonisti proprio Cosimo Errico e altre persone, tutti adulti. In questa cascina sarebbero stati organizzati dei festini proibiti. Alcune persone sarebbero state sentite e ritenute estranee, altre devono essere ascoltate. Secondo La Vita in Diretta, pare che in paese tutti sapessero di queste feste. E allora ci si chiede: l’insegnante 58enne di Entratico è stato ucciso proprio per il contenuto di questi filmini hard? La genteSi parla di persone seminude, in stato confusionale e forse sotto l’effetto di sostanze psicotrope.
OMICIDIO COSIMO ERRICO: SPUNTA PISTA FESTINI A LUCI ROSSE
Nel viale che costeggia la cascina di Cosimo Errico sarebbe stato trovato materiale che farebbe inequivocabilmente riferimento ai festini: profilattici, indumenti intimi femminili e maschili, oltre a confezioni della famosa pillola blu. Ne parla La Vita in Diretta, dove si è fatto il punto anche sulle indagini relative all’omicidio di Cosimo Errico. Per gli inquirenti l’arma del delitto sarebbe un coltello a lama piatta che non è stato però ancora ritrovato. Invece è stata repertata una impronta di scarpa macchiata di sangue, quindi sono state sequestrate alcune scarpe appartenenti ad alcune persone che avrebbero partecipato ai festini. I ris di Parma ci stanno lavorando. L’inviata Sara Verta ha intervistato il sindaco di Luzzana, Ivan Beluzzi, secondo cui in tanti sapevano da tempo di quei festini. «C’era un baccano allucinante. La gente della zona ha incrociato ragazzi nudi o seminudi. Lui ha sempre negato, ha parlato di festicciole tra parenti e amici, ma si parlava di gente “strafatta”».