In merito alla “proposta” di Di Maio sulla Metro di Torino, il leader della Lega non spegne gli entusiasmi né dà manforte al collega vicepremier impegnato nel fermare i lavori della Tav: «Io sono sempre e comunque favorevole alle infrastrutture ma c’è un impegno a rivalutare quanto costa e quanto vale, e quindi aspettiamo», spiega Salvini che poi aggiunge «Stiamo valutando costi e benefici – ha aggiunto – mi sembra che su altre opere i benefici prevalgono sui costi, come per la Tap e la Pedemontana. Quindi aspettiamo. Quando firmo un accordo sono abituato a mantenerlo». In tutto questo la Tav è un progetto da Torino, ovviamente, ma anche da Lione con la Francia che da tempo “regge” molto poco le schizofrenie italiane: «Il tunnel di base della ‘Lyon-Turin’ è scritto nero su bianco nella legge quadro sulla mobilità che verrà approvata dal Parlamento francese entro l’anno o all’inizio del 2019. La Francia vuole andare avanti, il presidente Emmanuel Macron non ha alcuna intenzione di rimangiarsi la parola data e più volte ribadita anche in sede di accordi internazionali», lamenta al Corriere della Sera Etienne Blanc (Repubblicano), il vicepresidente della Auvergne-Rhone-Alpes nonché delegato a seguire i lavori della Tav Totino-Lione. A chiudere il cerchio, ci pensa il Ministro dell’Economia Giovanni Tria che “gela” il M5s rispondendo così al Question Time alla Camera «è in corso, pertanto in relazione al rischio di perdita dei finanziamenti europei per la stessa o agli impatti macroeconomici dell’intervento è prematuro approntare qualsiasi quantificazione i cui elementi sono oggetto stesso dell’analisi costi-benefici in corso».
TAV, DI MAIO: “FONDI DA REINVESTIRE IN METRO 2 TORINO”
Un Luigi Di Maio sicuro di sé quello che probabilmente è conscio di aprire un nuovo polverone sulla Tav dopo quanto detto fuori dall’incontro a Torino in veste di Ministro dello Sviluppo Economico per la crisi aziendale di Comital. «Noi non vogliamo togliere soldi alla città di Torino con la Tav, ma reinvestirli su questo territorio», è il primo punto già piuttosto importante offerto dal vicepremier alla numerosa ressa di giornalisti, salvo poi aggiungere «A coloro che sono perplessi dico che i soldi che risparmieremo dalla Torino-Lione saranno reinvestiti sul territorio nei lavori della nuova linea della metropolitana, in nuovi sistemi di mobilità, in nuove infrastrutture cittadine. Non è – sottolinea ancora Di Maio – che stiamo perdendo gli investimenti, stiamo dicendo soltanto che si devono spendere i soldi per fare le opere, non bisogna fare le opere per spendere i soldi». Ai microfoni del CorriereTv, il leader M5s ricorda come i grillini non siano contro la Tav a prescindere: «Il problema é la Torino Lione che è un’opera per spendere soldi. Non si fanno investimenti in questo caso ma si fanno opere per sprecare denaro».
CHIAMPARINO: “TAV? PROPAGANDA M5S”
La polemica giunge due giorni dopo il clamoroso voto in Consiglio Comunale – con l’espulsione del Pd – dove Torino ha scelto in maggioranza di essere “contro la Tav” rimandando il “nodo” al Governo Conte: Toninelli e la Appendino vengono da tre giorni attaccati a destra e manca per la gestione ambigua e poco accorta dell’intera situazione. Stessi problemi, se non amplificati, per il capo politico del M5s: «Pura propaganda quella di Di Maio. Quei soldi sono destinati a quell’opera, quindi sono soldi che non sono mutuabili da altre parti. Poi basta con questo gioco demagogico dove si contrappone infrastruttura locale con grandi opere; si danneggia tutto», attacca il Governatore del Piemonte Sergio Chiamparino. Poi continua, sempre col M5s nel mirino: «L’ho visto che brindava davanti ad un classico Frecciarossa a Marcianise; spero venga a brindare anche al primo Frecciarossa per Lione (lui ha l’età per farlo, io lo spero). Ognuno fa l’alta velocità che serve ai propri elettori, bisogna guardare agli interessi generali del paese e non a quelli del proprio orticello».