ATLANTE DEMOS (2 NOVEMBRE): FIDUCIA LEADER, CROLLO PD
Se si guarda la classifica dei leader negli ultimissimi sondaggi politici stilati da Demos, non solo Salvini stacca e non poco il collega di Governo Luigi Di Maio ma il successo della Lega si allarga anche sugli altri leader e partiti in Parlamento. Il 60% celebra il successo del Ministro degli Interni, seguito a ruota dal Premier Conte (al 59%) e da Mario Draghi (n.1 della Bce), pur molto critico con la Manovra gialloverde: Di Maio è al quarto posto, al 53% ma in calo rispetto ad inizio ottobre (quando era pari merito al Presidente del Consiglio). A ruota tutti gli altri, decisamente staccati e in flessione rispetto agli scorsi mesi: Gentiloni al 48%, Bonino al 46%, il titolare del Mef Giovanni Tria al 43%, ma anche Meloni, Zingaretti e Minniti rispettivamente al 41, 40 e 38%. Molto dietro, Ale Di Battista al 36%, davanti a Tajani (FI) al 35%, come per Pietro Grasso di LeU: chiude la classifica del sondaggio, Martina al 31%, Berlusconi al 30% e i due grandi ex protagonisti della politica Beppe Grillo (26%) e soprattutto Matteo Renzi ultimo al 24%.
ATLANTE DEMOS (2 NOVEMBRE): CROLLO M5S, PD NON FA MEGLIO
Se il M5s di Di Maio non va bene (surclassato da Salvini), il principale bacino elettorale che potrebbe prenderne i voti non fa affatto meglio: nei sondaggi politici stilati da Atlante Demos per Repubblica, il primo partito risultante alle scorse Elezioni Politiche viene dato al 27,6%, in netto calo anche solo a qualche settimana fa. Ma i ben 5 punti persi dal voto del 4 marzo non vengono per nulla acquisiti dal Partito Democratico, dato dal sondaggio Demos al 16,5% lontanissimo dai due partiti di Governo: tantomeno vanno a Forza Italia i voti di Di Maio (Berlusconi ottiene il 9,4%), e ovviamente neanche a LeU e Fratelli d’Italia entrambi sotto il 4%. È dunque la Lega che dopo aver fatto man bassa di voti nel Centrodestra, ottiene probabilmente diversi elettori anche dal M5s: il periodo elettorale “boom” di Salvini sembra davvero non finire..
ATLANTE DEMOS (2 NOVEMBRE): SALVINI SURCLASSA DI MAIO
Salvini
divora Di Maio. Titola così La Repubblica, l’articolo dedicato all’ultimo sondaggio politico realizzato da Atlante Demos, per tastare l’umore degli italiani. Il leader della Lega, ministro dell’Interno e vice-presidente del consiglio, è sempre più considerato l’uomo di riferimento per i cittadini del Belpaese, nonostante i numerosi detrattori dello stesso leghista. Di contro, cala la fiducia nei confronti del ministro del lavoro e dello sviluppo economico, con il grillino che probabilmente ha tradito i suoi elettori con le ultime mosse un po’ azzardate, a cominciare dall’approvazione del gasdotto Tap, per arrivare fino al condono fiscale, che ha provocato una bagarre feroce all’interno dello stesso esecutivo. Un calo di popolarità di Di Maio che va di pari passo con quello del Movimento 5 Stelle, che conferma la Lega primo partito assoluto in Italia. Gli italiani, stando ai dati elencati da Atlante Demos, sono ancora fiduciosi nell’esecutivo composto dal M5s e dalla Lega, anche se i numeri raccontano di una fiducia in calo, pari al 58%, quattro punti percentuali in meno rispetto alla precedente rivelazione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
EUROMEDIA (18 OTTOBRE): QUOTA 100 “BATTE” REDDITO DI CITTADINANZA
Manovra Economica, Lega batte M5s 1-0: anzi, guardando i sondaggi politici di Euromedia, 51%-31%. Non siamo impazziti tutti d’un colpo, è solo l’esito di un sondaggio prodotto lo scorso 18 ottobre sui contenuti delle due misure principali della Legge di Stabilità gialloverde: «Quanto La soddisfa la parte relativa al REDDITO DI CITTADINANZA presente nella manovra economica che il Governo Conte ha approvato in questi giorni?» è stato chiesto al campione di elettori intervistati, con le risposte “freddine” sul provvedimento fortemente voluto da Luigi Di Maio. Solo il 31,9% ritiene positivo il sussidio, mentre il 62,6% lo boccia sonoramente (“poco” al 25,9%, “per nulla” al 36,7%); per quanto riguarda invece la misura messa in campo dalla Lega di Salvini, la riforma delle pensioni con la Quota 100, i giudizi positivi sono ben più netti 51,3% contro il 38,3% che non condivide la revisione della Legge Fornero.
WINPOLL (27 OTTOBRE): INTENZIONI DI VOTO, VOLA SALVINI AL 32%
Nei sondaggi politici stilati da Winpoll lo scorso 27 ottobre si osserva come, nonostante la Manovra Economica non convinca appieno l’elettorato italiano, la Lega di Matteo Salvini al momento non subisca particolare flessione dettata dalla sfiducia in campo economico. Per ora infatti il Carroccio vola ancora nei sondaggi al 32%, risultato mai visto nella storia del più datato partito politico in Parlamento: vedendo però la situazione del suo compagno di Governo, non sono tutte rose e fiori nella maggioranza. Il Movimento 5 Stelle crolla infatti al 26,5% stando alle intenzioni di voto Winpoll, con Di Maio che vede rosicchiarsi voti dal Partito Democratico lanciato verso il Congresso con ancora diversi dubbi sul suo futuro (oggi è al 18,4%). Per quanto riguarda gli altri partiti, risale leggermente Forza Italia al 9,2% mentre Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni non va oltre il 3,6% su scala nazionale: nella sinistra invece, LeU al 2,5% e Potere al Popolo all’,18% completano la “lista” dei sondaggi elettorali.
TECNÈ (26 OTTOBRE): IL 50% BOCCIA LA MANOVRA
Dicevamo che la Lega sale e il M5s scende: ebbene, guardando i sondaggi politici di Tecnè specifici sul giudizio in merito alla Legge di Stabilità in effetti qualcosa del genere si può intuire. Ad oggi, un italiano su due boccerebbe la Manovra economica del Governo gialloverde, mentre il 40% (comunque un dato alto) promuove Salvini, Conte e Di Maio per i contenuti di una Legge già bocciata da Ue e Confindustria. Proprio in merito della sonora stangata della Commissione Ue sulla previsione dei nostri conti nel 2019, il 34% degli intervistati elettori ritiene che la Manovra debba rimanere così com’è con il Governo che dunque dovrebbe andare avanti. Il 48% invece spiega nel sondaggio che la Manovra deve cambiare, in particolare riducendo il deficit e seguendo gli “indirizzi” della Commissione Ue.