Fabien Wagner è autore di uno degli approfondimenti più interessanti sullo studio per far tornare a camminare i paraplegici. Ha voluto raccontare qual è il punto di forza di questa scoperta della Stimo: “Questo metodo ha il vantaggio di riuscire ad applicare modelli specifici di stimolazione nel momento esatto in cui i pazienti provano a eseguire il movimento associato. Ciò si traduce in una naturale integrazione tra l’intenzione del partecipante di produrre un movimento e gli effetti selettivi della stimolazione elettrica“. Ci troviamo ovviamente di fronte ad argomenti veramente molto complessi e che non si possono capire da queste semplici frasi, sembra però immediata a tutti la portata di questa scoperta che potrebbe permettere di tornare a camminare a persone che ormai avevano completamente perso la speranza di farlo. Ovviamente ci vorranno anni prima di veder questa tecnica applicata nei minimi dettagli anche in Italia, ma sicuramente la strada verso il sogno di abbandonare la sedia a rotelle per molti sembra essere tracciata. (agg. di Matteo Fantozzi)
LE GAMBE PARALIZZATE TORNANO A FUNZIONARE?
Grazie al progetto Stimo tre paraplegici sono tornati a camminare grazie alla stimolazione wireless. Si chiama Stimulation Movement Overground e combina la stimolazione midollare e terapia fisica eseguita grazie a un supporto in grado di sorreggere il peso del paziente come delle stampelle o un deambulatore. Questa nuova tecnica ha permesso di andare a ripristinare la funzione neurologica riuscendo a mantenerla attiva anche quando la stimolazione elettrica veniva poi successivamente spenta e non riattivata. Di certo è una tecnica che va affinata, ma i risultati sui primi esperimenti sono davvero molto incoraggianti. Moritz ha voluto specificare come il campo delle lesioni spinali sia pronto a una svolta davvero molto importante e in grado di regalare una nuova speranza a chi fino ad oggi non ne aveva. I primi esperimenti, come specifica Gregoire Courtine, sono stati effettuati su dei modelli animali, per cercare di arrivare all’uomo in maniera più precisa e con qualche certezza in più. (agg. di Matteo Fantozzi)
GREGOIRE COURTINE: “RISULTATI SU ANNI DI RICERCA”
Una scoperta sensazionale che potrebbe cambiare il mondo della medicina: grazie ad un’innovativa tecnica di stimolazione elettrica del midollo spinale, tre persone paraplegiche sono potute tornare a camminare. Il neuroscienziato Gregoire Courtine, che ha partecipato attivamente allo sviluppo di tale scoperta, ha confessato che: «I nostri risultati si basano su anni di ricerche condotte sui modelli animali, che ci hanno permesso di mimare in tempo reale il modo con cui il cervello attiva naturalmente il midollo spinale». Chet Moritz, esperto riabilitativo dell’Università di Washington, ha commentato la scoperta su Nature Neuroscience, esternando tutto il suo entusiasmo: «Ho capito subito che eravamo sulla strada giusta. Il fatto che il controllo dei movimenti venga mantenuto anche dopo la stimolazione suggerisce che questa stimolazione combinata con la riabilitazione aiuti davvero a guidare la plasticità e la guarigione del sistema nervoso attorno alla lesione». Secondo Moritz, il campo delle lesioni spinali è pronto “a fare un grande passo avanti”, soprattutto se si tiene conto del fatto che fino a poco tempo fa tale paralisi veniva considerata incurabile. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TORNA LA SPERANZA
Torna la speranza di tornare a camminare tra le persone paraplegiche. Tre di loro, dopo alcuni mesi di riabilitazione, sono riusciti a riconquistare il controllo delle gambe paralizzate ed a muovere i primi passi. Il tutto, come spiega l’Ansa, per merito di una nuova tecnica di stimolazione elettronica del midollo spinale che veicola impulsi in modo estremamente preciso grazie ad un sistema wireless. Dopo un utilizzo prolungato, il controllo delle gambe è proseguito anche a stimolatore spento. I tre pazienti, dunque, camminano adesso in maniera autonoma seppur con l’ausilio di stampelle o del deambulatore. Il risultato clamoroso è stato pubblicato in un doppio studio sulle riviste specializzate nel settore quali Nature e Nature Neuroscience ed eseguito dagli studiosi del Politecnico federale (Epfl) e dell’Ospedale universitario (Chuv) di Losanna. Il progetto in questione prende il nome di Stimo (STImulation Movement Overground). Il suo grande successo è dovuto alla combinazione rivelatasi fortunatissima di stimolazione midollare e terapia fisica eseguita grazie alla presenza di un supporto che regge il peso dei pazienti paraplegici.
PARAPLEGICI TORNANO A CAMMINARE: IL CLAMOROSO STUDIO
Già in passato erano state compiute sperimentazioni simili, ma questa volta è stato possibile ripristinare nei pazienti paraplegici la funzione neurologica anche in assenza di stimolazione elettrica. Gregoire Courtine, neuroscienziato e parte della squadra di studiosi, ha spiegato che il loro studio ha alle spalle anni di sperimentazioni condotte sugli animali e che hanno permesso di mimare in che modo il cervello attiva naturalmente il midollo spinale. “Tutti i pazienti hanno ripreso a camminare nel giro di una settimana usando un supporto per il peso corporeo”, ha spiegato la neurochirurga Jocelyne Bloch. Il riferimento è ai tre pazienti oggetto di studio e nei quali è stato posizionato l’impianto per la stimolazione. Grazie a questo doppio studio ed ai suoi eccellenti risultati, è possibile comprendere come in futuro le lesioni spinali saranno trattate in maniera del tutto innovativa grazie ai panni avanti già compiuti in ambito medico e tecnologico.