Si rischia l’infarto più in inverno che in estate, questo è un colpo di scena interessante che arriva da una ricerca svedese. Pare che gli attacchi di cuore siano più comuni nelle stagioni fredde e questo potrebbe dipendere dalla vasocostrizione provocata dal calo delle temperature. Una situazione che metterebbe seriamente sotto pressione il cuore. Lo studio è stato effettuato dall’Università di Lund in Svezia e pubblicato dalla rivista specializzata Jama Cardiology. Il team di ricercatori ha messo sotto esame oltre 274mila pazienti in tutta la Svezia che sono stati colpiti da infarto tra il 1998 e il 2003. Da questi si è risaliti a una maggiore incidenza di questo tipo di problema durante l’inverno e soprattutto quando la temperatura va sotto gli zero gradi centigradi. Al momento però ci sono solo delle ipotesi legate a questa evidenza con nessuna certezza sul perchè il cuore sia esposto a maggiori rischi d’inverno rispetto che d’estate.
Infarto, rischio più alto d’inverno: parla David Erlinge
Il professore di cardiologia dell’Università di Lund, David Erlinge, ha condotto lo studio legato all’infarto che risulta essere a più alta incidenza d’inverno rispetto che l’estate. Come riportato da Repubblica questo spiega: “Questo è di gran lunga il più grande studio sugli attacchi di cuore in relazione al clima mai svolto fino a questo momento. Siamo molto interessati a scoprire i fattori che concorrono all’insorgenza dell’infarto perché una volta identificati potremo proteggere meglio le persone che sono a maggior rischio”. Ovviamente questa ricerca ci porta a capire alcune cose che meritano attenzione in fatto di prevenzione. Sarà per questo molto importante capire con precisione però quali sono i motivi di questa netta differenza tra attacchi di cuore quando fa freddo e quando fa caldo.