A partire da questa sera, Carlo Cracco torna al timone di Hell’s Kitchen Italia, la battaglia ai fornelli più più spietata della tv giunta alla sua quinta edizione. Fra le novità anticipate a un passo dalla prima puntata, troviamo una selezione sempre più agguerrita, che quest’anno, così come conferma FoxLife.it, vedrà venti cuochi professionisti mettersi alla prova per conquistare il palato del noto chef stellato; tuttavia, soltanto quattordici riusciranno a spuntarla: chi fra i candidati dimostrerà di avere le capacità giuste per far breccia nel cuore di Cracco? Nella nuova stagione, ad accompagnare le avventure dello chef più crudele della tv e delle sue due brigate, ci saranno, di volta in volta, ospiti celebri del mondo della tv. Fra questi ricordiamo lo chef Antonino Cannavacciuolo, il creativo della cucina Cristiano Tomei e, fra le guest star, anche Costantino della Gherardesca, attualmente al timone su Rai 3 del suo Pechino Exporess.
Carlo Cracco, cuoco per la Singapore Airlines
Da oltre 20 anni, la compagnia aerea Singapore Airlines offre ai suoi passeggeri di Prima Classe e Business pasti preparati accuratamente secondo le indicazioni dei migliori chef stellati al mondo; tra i cuochi selezionati c’è anche Carlo Cracco, che con le sue straordinarie portate continua a tenere alto il nome del nostro paese nel mondo. In un’intervista concessa a Vanity Fair, il noto chef conferma però che sfornare piatti in alta quota “non è facile”, dal momento che “nella preparazione dei piatti da mangiare in aereo devi considerare molte cose”. Tra le sfide più difficili da superare in questa avventura c’è il cosiddetto “signature dish”, che deve essere tradotto in modo appropriato e fare in modo che sia “riconoscibile ma anche in grado di ‘viaggiare'”. Inoltre, conferma Cracco, bisogna tener conto di “una cucina che abbia un valore aggiunto in un panel internazionale” e che sia quindi riconducibile a una tradizione tipicamente italiana. E poi la scelta degli ingredienti “sani e freschi”, che tengano conto dell’assenza della cucina a bordo degli aerei e del riscaldamento che il piatto subisce prima di essere servito.
“Quanto è difficile cucinare ad alta quota…”
Di certo, in pochi avrebbero mai immaginato che tra le pietanze più complicate servite da Carlo Cracco in alta quota ci fosse proprio la pasta. Secondo il noto giudice di Hell’s Kitchen Italia 2018, infatti, la pasta è il piatto più complesso da servire in volo, poiché che il riscaldamento previsto in forno può cambiarne in maniera irreversibile alcuni aspetti peculiari. “La difficoltà non è la cottura, ma l’acqua – conferma a Vanity Fair il noto chef stellato – È difficile calcolare l’idratazione dei piatti quando li scaldi in alta quota”. Per questo motivo, prosegue Cracco, è più semplice servire un piatto di pasta ripiena, dal momento che, grazie ai suoi ingredienti, ritmane idratata più a lungo. Nessun problema invece, per gli antipasti, che possono essere serviti freddi, senza che perdano il loro sapore, anche a distanza di qualche ora dalla preparazione.