Incidente a Monza verificatosi questa mattina in via Marconi: un tir è finito contro il guardrail dopo aver abbattuto un palo della luce. L’episodio è accaduto alle ore 11:00 di oggi, ed ha visto coinvolte altre tre auto. Purtroppo l’autista del camion non ce l’ha fatta, morto sul colpo dopo il violentissimo impatto con il guardrail, mentre una donna di 52 anni e un uomo di 46 sono stati ricoverati in ospedale con ferite lievi. La dinamica di quanto accaduto è ancora al vaglio degli inquirenti, e non si esclude che l’autista del tir possa avere avuto un malore mentre era alla guida, ed abbia quindi perso il controllo del proprio mezzo. Nella corsa incontrollata del tir, è stato abbattuto un palo della luce, che quasi non travolgeva una Fiat Punto bianca che viaggiava nella direzione opposta di marcia. Pesantissime le ripercussioni sul traffico, visto che l’incidente è avvenuto in un punto strategico, sul cavalcavia di viale delle Industrie che porta in centro e agli svincoli dell’autostrada A4 e della tangenziale est di Milano.
INCIDENTE MONZA: MORTO L’AUTISTA DI UN TIR
Il tir stava percorrendo la strada in direzione Concorezzo, quando è andato a sbattere contro le barriere di protezione che delimitano il senso di marcia, arrestando la propria corsa incontrollata con la motrice posizionata nel senso opposto rispetto a quello di marcia. Una volta lanciato l’allarme, sono intervenuti sul posto i soccorritori del 118 con due ambulanze e un’auto medica, nonché gli agenti della polizia stradale e dei vigili urbani di Monza. L’uomo alla guida del tir aveva 40 anni: i medici hanno tentato di rianimarlo ma le sue condizioni erano troppo gravi e non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Gli altri due feriti sono stati invece trasportati presso l’ospedale di Cinisello Balsamo e il San Gerardo di Monza. La strada è rimasta chiusa per ore in direzione centro città, mentre verso Sesto si procedeva a rilento per via dei soliti curiosi, ma anche per i detriti sulla carreggiata a causa del palo della luce abbattuto.
