Stupro Ancona, 22enne abusata per tre mesi dal suo spacciatore: nuovo caso di violenza con vittima una giovane, arrestato un immigrato di 37 anni. Le forze dell’ordine hanno identificato e ammanettato Adetifa Adejoju Isaac con l’accusa di violenza sessuale aggravata dallo stato di minorata difesa della vittima ed emergono particolari agghiaccianti, come riporta Storie Italiane. “Stando qui a casa si vedeva che spacciavano. Ti davano cose anche per fare film a luci rosse”, le parole di una testimone dei fatti di Via Pergolesi, dove è situata la ribattezzata “casa degli orrori”. Era lì, infatti, che viveva il nigeriano di 37 anni: un quartiere di edilizia popolare in cui vivono moltissimi italiani. Tra queste case abitazioni, alcune sono state occupate e potrebbe riguardare anche l’abitazione in questione: il nigeriano viveva con altre persone, circa una decina.
STUPRO ANCONA, EMERGONO DETTAGLI SHOCK
Negli ultimi tempi sono stati numerosi gli episodi segnalati dai cittadini: martedì scorso la polizia è entrata per un blitz e ha trovato una ragazza italiana di 22 anni, in un angolo di una casa in difficoltà. La giovane ha rivelato di aver subito per tre mesi delle violenze da parte di un uomo, il nigeriano che aveva il controllo della casa, definito addirittura “il boss”. “Ho rischiato di finire come Pamela Mastropietro”, il racconto shock della giovane. L’accusa è di violenza sessuale, come dicevamo, e Storie Italiane sottolinea che si teme che possa essere un caso simile a quello di Desirèe Mariottini: il via vai di persone era continuo. L’appartamento era di proprietà di una società fallita, poi è stato ceduto a un privato: all’interno dell’abitazione era presente un contratto firmato da un’altra persona, non presente al suo interno. Le persone presenti all’interno dell’abitazione erano senza un contratto, nessuno era dunque intestatario dell’affitto.