Francesco De Gregori ama raccontarsi attraverso il cinema: è già il secondo film documentario sul noto cantautore americano che esce nel giro di pochi anni. Evidentemente si sente più al sicuro dietro una telecamera che davanti ai giornalisti, ai quali ha sempre concesso poche, centellinate interviste. Per “Vero dal vivo” poi, film che racconta il tour internazionale tenuto un anno fa, ha scelto come regista un amico che lo segue da anni come fotografo ufficiale, Daniele Barraco, per evitare possibili manipolazioni ed essere raccontato come piace a lui. Un uomo normale, non un artista al di sopra degli altri, che vive una vita normale, come nella canzone Guarda che non sono io in cui si ritrae mentre torna da aver fatto la spesa. L’occasione per questo nuovo episodio che sarà trasmesso in esclusiva alle 21 e 40 del 1 dicembre su Rai3 sono i concerti che De Gregori ha tenuto nello scorso autunno in giro per l’Europa dal tristemente celebre Bataclan di Parigi, dove centinaia di spettatori furono massacrati dai terroristi dell’Isis, a Londra, in Francia e infine due esclusivi concerti americani, tra cui uno alla Town Hall di New York, locale dove si esibì un giovane Bob Dylan, da sempre suo idolo, a inizio carriera.
GUARDA CHE NON SONO IO
Si vedranno le prove sul palco, spezzoni di concerto, il cantautore a passeggio, che entra in camera d’albergo: insomma la vita on the road di un tranquillo impiegato della canzone d’autore, ripreso “vero dal vivo” come dice il titolo, non una celebrazione di massa come sono quasi tutti i film dedicati agli artisti musicali. Con lui i fedeli accompagnatori Guido Guglielminetti al basso e contrabbasso, Carlo Gaudiello al piano, Paolo Giovenchi alle chitarre e Alessandro Valle alla pedal steel guitar e mandolino. Nel documentario anche riprese ai Real World Studios di Bath in Inghilterra, gli studi di registrazione di Peter Gabriel, dove De Gregori ha inciso il duetto con la moglie Anema e core recentemente pubblicato in edizione speciale.