Una semplice avaria durante il volo da Parigi a Shanghai da contrattempo poco simpatico si è trasformato in incubo pazzesco: tra tragedie e inconvenienti sugli aerei intercontinentali spesso la cronaca mondiale offre storie piuttosto particolari, ma questa di sicuro – anche perché per fortuna non presenta vittima – merita di essere raccontata. Inizia tutto sabato scorso quando un aereo della Air France da Parigi diretto in Cina, a Shanghai, inizia a dare qualche problema dopo alcune ore di volo sulla Russia: i 282 passeggeri a bordo e i membri del AF116 avvertono un odore acre e del leggero fumo nella cabina centrale (come successo di recente anche alla First Lady Melania Trumpa, ndr), lanciando subito l’allarme a terra. A quel punto il pilota del Boeing 177 ottiene il permesso di atterrare in emergenza – e ormai siamo arrivati a domenica – nella città di Irkutsk, città di 600mila abitanti della freddissima Siberia orientale (vicino al lago Baikal). Un freddo pungente accoglie i passeggeri intimorìti ma felici di aver lasciato quel volo in costante avaria: il problema è che a quel punto comincia un secondo incubo che perdura tutt’ora fino alla giornata di oggi.
AVARIA VOLO PARIGI-CINA, BLOCCATI PER GIORNI IN SIBERIA
Air France infatti, dopo l’incidente che non ha per fortuna causato alcun ferito, ha inviato subito un secondo volo in Siberia per poter trasportare tutti i passeggeri in Cina nel più breve tempo possibile: qui però la sfortuna, che ci vede sempre benissimo anche con il freddo invernale russo, decide di compiere un “passo in più”. Il secondo volo atterrato lunedì in Russia presenta un altro problema tecnico andando anch’esso in avaria, non potendo dunque decollare come invece previsto. Secondo quanto riporta Rai News24, a quel punto l’azienda francese invia un terzo Boeing in Siberia che dovrebbe atterrare oggi per poi ripartire alla volta di Shanghai: che sia la volta buona? Nel frattempo, una passeggera raggiunta dall’Afp, spiega «i viaggiatori sono rimasti bloccati per diverse ore sulle loro poltrone prima che le autorità russe autorizzassero lo sbarco per raggiungere un loro hotel». Insomma, oltre al danno anche la beffa..