Uno dei cinque ladri che si resero autori del furto di gioielli nel Palazzo Ducale a Venezia, lo scorso gennaio ed arrestato in Croazia lo scorso giovedì 8 novembre, era evaso durante l’interrogatorio della polizia locale. Una fuga durata però molto poco in quanto, come spiega Repubblica.it, è stato già arrestato in Serbia. A darne notizia ufficiale di quanto accaduto è stato il sito della polizia di Vukovar, nell’Est della Croazia, che ha spiegato l’arresto avvenuto lo scorso giovedì a carico del serbo in merito al quale, per le leggi croate, non è possibile svelare l’identità. Poco dopo la fuga dalla questura croata, però, sarebbe stato arrestato a un valico di confine. La stampa serba ha invece reso noto i nomi di altri due membri della banda di ladri che agì nei mesi scorsi, trafugando una teca della sala dello Scrutinio a Palazzo Ducale, contenente alcuni gioielli indiani della mostra “Tesori dei Moghul e dei Maharaja”, di proprietà dello sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani. Si tratterebbe di Goran Petrovic, mentre il “collega” Dragan Mladenovic è invece colui che fino a poco fa era stato dato ancora per latitante. Secondo gli inquirenti, è possibile che sia proprio quest’ultimo a detenere i gioielli, ammesso che non siano già stati venduti sul mercato nero.
FURTO GIOIELLI, EVASO ARRESTATO IN CROAZIA E RIPRESO IN SERBIA
I membri della banda che si resero autori del clamoroso furto di gioielli presso il Palazzo Ducale a Venezia, furono incastrati solo dopo diversi mesi. Cinque gli arresti eseguiti tra la Croazia e la Serbia. Un furto che si arricchì di molti colpi di scena, fino all’ultimo emerso oggi, con l’arresto, per la seconda volta, di uno dei ladri serbi coinvolti, già fermato in Croazia ma poi evaso. Si tratterebbe del 54enne Dragan Mladenovic, uno degli ultimi ladri arrestato in Croazia e ritenuto dagli inquirenti tra i responsabili del clamoroso furto. Secondo la ricostruzione riportata da Venezia Today, l’uomo avrebbe prima aggredito un agente di polizia, buttandolo a terra e guadagnandosi così la fuga ma, appena fuori dalla Croazia, sarebbe stato nuovamente riacciuffato, dalla polizia serba. Al momento risulta essere sotto custodia ma ci sarebbero delle complicazioni sulla sua riconsegna legate agli accordi di cooperazione tra Stati. Per la sua evasione, il 54enne avrebbe usato la finestra del bagno, non è ancora chiaro se prima o dopo aver aggredito il poliziotto.