Michael Bublé si ritira dalla musica? Dopo le recenti indiscrezioni, sul cantante si è creata un po’ di confusione che tuttora persiste. L’artista canadese quindi, ha voluto definitivamente precisare l’attuale situazione, tramite una recente intervista rilasciata a Grazia. Bublè, ha smentito categoricamente di volere abbandonare il mondo della musica, non in questo periodo almeno. “Amo fare musica, amo il mio lavoro, amo entrare in contatto con la gente. Mi siete mancati voi giornalisti”, ha affermato Michael Bublé così come riporta Rockol. “Ho lasciato questo lavoro perché ho dovuto farlo, non perché ho voluto farlo. Ma sono tornato e non me ne vado da nessuna parte”. Proprio domani, venerdì 16 novembre, uscirà il nuovo album dal titolo “Love”. Prima di questo nuovo lavoro, la malattia del figlio l’ha molto provato, come lui stesso ha raccontato, per poi spiegare la diffusione della fake news. “E’ andata così: due anni fa a mio figlio è stato diagnosticato un tumore, e io e mia moglie abbia fatto delle dichiarazioni per dire che ci saremmo dovuti occupare della famiglia lasciando il nostro lavoro. Quel tabloid ha preso dichiarazioni vecchie di due anni, le ha tolte dal contesto, e le ha pubblicate per vendere copie. Sono un personaggio pubblico e so che fa parte del gioco. Ma sono rimasto deluso, perché la mia situazione è stata difficile, ed è stata una scelta davvero di pessimo gusto, persino per un giornale scandalistico”.
Michael Bublè torna con “Love”
Michael Bublé è tornato e non ha alcuna intenzione di andare via. L’artista infatti, ha anche annunciato il tour negli Stati Uniti e anche due concerti a Milano a settembre del 2019. Per essere precisi, il 23 e 24 settembre al Mediolanum Forum di Assago. Il nuovo album dal titolo “Love”, si presenta con una semplice copertina con un “cuoricino rosso”. Quel cuore però, significa tutto e nasce in onore del figlio Noah che ha sconfitto la malattia tornando alla vita. Raccontare alla stampa il dramma di suo figlio proprio mentre stava per uscire il nuovo disco ha attirato qualche critica, e lui ne è consapevole. “Certo, mi sono posto il problema e ammetto che si tratta di un conflitto d’interessi. Ma come potrei non farlo visto che l’album è nato da quello che io e la mia famiglia abbiamo vissuto negli ultimi due anni? A un certo punto, però, dovrò smettere di raccontare ai giornalisti la storia di Noah e parlare solo di musica. Un giorno, se lo vorrà, sarà lui a farlo”, ha raccontato raggiunto da TV Sorrisi e Canzoni.