Al termine del match di Nations league a San Siro pure nelle pagelle di Italia Portogallo segnate dalla nostra redazione non sono certo mancati i voti riservati ai due tecnici, protagonisti anch’essi in campo a Milano. Partendo dai padroni di casa vediamo che il nostro Commissario Tecnico Mancini ha rimediato nelle pagelle Italia Portogallo il voto poco meno sufficiente di 5.5. Troppo tardi i primi cambi effettuati, quando gli azzurri erano già stanch: va però detto che l’Italia vista del primo tempo convince anche se manca ancora il gol. Dall’altra parte ecco invece il ct del Portogallo Santos, che ha trovato in pagella il voto sufficiente del 6. I lusitani soffrono nella prima frazione di partita, ma quello che cercano è il pareggio e questo ottengono al triplice fischio finale: brutta prova ma efficace rispetto agli obbiettivi iniziali. (agg Michela Colombo)
IL MIGLIORE TRA GLI AZZURRI
Marco Verratti è il migliore secondo quanto si evince dalle pagelle di Italia-Portogallo, gara valida per la Nations League. Il centrocampista del Paris Saint German ha giocato un primo tempo da vero protagonista, dimostrando di poter tornare in fretta un punto fermo della nazionale azzurra. I tanti infortuni e l’intervento chirurgico l’avevano costretto a saltare non solo diverse partite della Nations League stessa, ma anche l’Europeo del 2016. Ora però Marco Verratti è tornato in forma e quindi a disposizione, potrà dunque fare la differenza grazie alla qualità che riesce a portare in mezzo al campo. L’Italia, soprattutto nel primo tempo, ha dominato in mezzo al campo e messo alle corde la squadra campione d’Europa. Nella ripresa poi con il calo della squadra anche il calciatore ex Pescara è venuto meno, sostituito da Lorenzo Pellegrini. Quanto fatto vedere nella prima frazione di gioco fa pensare però che presto si prenderà la leadership della squadra azzurra. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL RACCONTO DELLA PARTITA
Le pagelle di Italia-Portogallo con i voti ai protagonisti della sfida al Meazza che si è conclusa sul punteggio di 0-0 non possono non tenere conto delle difficoltà che hanno gli azzurri a trovare la via del gol e a finalizzare le tante azioni d’attacco create nell’arco dei novanta minuti. Soprattutto nel primo tempo la nazionale di Roberto Mancini è andata più volte vicina al bersaglio grosso con Insigne e Immobile fermati da Rui Patricio mentre Bonucci sugli sviluppi di un calcio d’angolo è riuscito soltanto a scuotere l’esterno della rete e Florenzi da fuori area non è stata capace di inquadrare lo specchio. A inizio ripresa un ispiratissimo Verratti (che poi è vistosamente calato) serve Chiesa murato da Ruben Dias, quando la stanchezza comincia a farsi sentire i lusitani alzano il baricentro e si rendono pericolosi con William Carvalho che chiama al dovere Donnarumma. Nel recupero Pellegrini colpisce di testa il pallone sugli sviluppi di un corner ma la porta di Rui Patricio resta inviolata fino al triplice fischio. Al Portogallo serviva un pareggio per accedere alle final four di Nations League e alla fine è arrivato il punticino necessario per raggiungere l’obiettivo, l’Italia si deve accontentare del secondo posto che gli garantisce comunque la permanenza in prima fascia, che non tutti davano per scontato dopo la mancata qualificazione agli ultimi mondiali.
VOTO ITALIA 6,5 – Il gioco c’è, sono i gol che continuano a mancare. Inoltre bisogna migliorare la tenuta nei novanta minuti, anche stasera gli azzurri hanno chiuso in calando dopo aver dato tutto.
VOTO PORTOGALLO 5,5 – Agli uomini di Fernando Santos interessava strappare il pareggio, anche a costo di parcheggiare i pullman davanti alla porta. Missione compiuta, anche senza Cristiano Ronaldo.
VOTO ARBITRO MAKKELIE 6 – Il direttore di gara non si fa ingannare dai giocatori che cadono facilmente a terra, fischia poche volte e bene, non interrompe mai il gioco inutilmente.
I VOTI DEGLI AZZURRI
G. DONNARUMMA 6,5 – Dopo 75 minuti da spettatore non pagante (o quasi) l’estremo difensore rossonero fa il suo dovere deviando in corner il destro insidioso di William Carvalho.
FLORENZI 6,5 – È dappertutto: si fa vedere dalle parti di Rui Patricio, poi anticipa Joao Cancelo impedendogli di concludere a rete. Di Francesco è uno degli allenatori più invidiati proprio grazie a lui: c’è chi venderebbe la madre per avere un elemento simile in squadra…
BONUCCI 6 – I fischi dei milanesi che non gli hanno perdonato il ritorno alla Juventus all’inizio lo distraggono, poi torna a esprimersi sui livelli che gli competono.
CHIELLINI 7 – Semplicemente sontuoso nel contenere Bruma e André Silva. Ci sarà un motivo se ha indossato per cento volte la maglia della nazionale…
BIRAGHI 6,5 – Se la cava piuttosto bene nel confronto diretto con Bernardo Silva e Joao Cancelo, che non sono due avversari qualunque. Se non si adagia può diventare una certezza in questa nazionale.
VERRATTI 7 – A tratti straripante a centrocampo, soprattutto nella prima frazione ricompone con Insigne e Immobile il trio delle meraviglie che incantò Pescara nella stagione 2011-12. Cala nel secondo tempo ma era da mettere in preventivo. (PELLEGRINi 6 – Entra bene in partita ma poteva fare meglio con quel colpo di testa nel recupero)
JORGINHO 6 – Se ad allenare la nazionale ci fosse Sarri siamo sicuri che il numero 8 farebbe faville. Invece con la maglia azzurra continua a giocare con il freno a mano tirato.
BARELLA 6,5 – Anche stasera il centrocampista del Cagliari dà un contributo notevole alla causa, una delle novità più belle della nuova nazionale.
CHIESA 6 – Troppo nervosismo da parte dell’ala della Fiorentina che se la cava con il giallo quando rifila una gomitata a Mario Rui, deve mantenere la calma in mezzo al campo anche quando le azioni non vanno come vorrebbe lui. (BERARDI SV)
IMMOBILE 5,5 – A inizio gara si divora il gol dell’1 a 0, successivamente ci pensa Rui Patricio a murare il centravanti numero 17 che da più di un anno non segna con la maglia della nazionale. Che da azzurra dovrebbe diventare biancoceleste, magari così si sblocca. (LASAGNA 6 – Non riesce a fare la differenza come nel match contro la Polonia)
INSIGNE 6,5 – Scalda subito i guantoni di Rui Patricio e cerca con insistenza la porta, gli bastava aggiustare un po’ la mira per centrarla.
ALL. MANCINI 5,5 – Una critica che gli dobbiamo per forza muovere è quella di aver aspettato 74 minuti per il primo cambio, quando gli azzurri erano già sulle gambe.
I VOTI DEI LUSITANI
RUI PATRICIO 6,5 – Viene messo subito alla prova da Insigne e poi da Immobile, negando a entrambi la gioia del gol. Decisivo nel salvare il risultato e mandare il Portogallo alle final four.
JOAO CANCELO 6,5 – Fernando Santos lo colloca sulla corsia di destra ma non rinuncia ad accentrarsi e a entrare in area, dove non riesce però ad anticipare Florenzi. A differenza degli azzurri chiude in crescendo facendosi vedere spesso dalle parti di Donnarumma.
RUBEN DIAS 6 – Primo tempo da dimenticare con tanti falli e diverse sbavature in fase difensiva. Nella ripresa si riscatta murando Chiesa in corner e tenendo a bada gli attaccanti azzurri.
JOSE’ FONTE 6 – Legge bene le palle alte e intercetta la maggior parte dei cross e dei lanci lunghi, costringendo gli azzurri a giocare di prima per avanzare.
MARIO RUI 6 – Dà vita a un duello quasi rusticano con Chiesa, il terzino del Napoli non tira mai indietro la gamba e non si fa intimorire dall’ala viola.
PIZZI 5,5 – Non lascia il segno sul match, troppo timido a centrocampo dove Verratti gli ruba la scena e non gli lascia nessun pallone. (JOAO MARIO 6,5 – È ufficiale, Spalletti lo ha rigenerato: anche con la nazionale portoghese dimostra di essere un giocatore ritrovato e con stimoli che sembrava aver smarrito)
WILLIAM CARVALHO 6 – Cerca il gol con un destro potente ma non abbastanza angolato, Donnarumma si oppone e gli impedisce di gonfiare la rete
RUBEN NEVES 5,5 – In patria c’è chi lo considera l’erede di Cristiano Ronaldo, ma ne dovrà mangiare di polvere per valere anche solo un’unghia di CR7.
BRUMA 6,5 – È quello che crea le maggiori preoccupazioni nella retroguardia azzurra, Jorginho non ci pensa due volte a spendere il giallo per fermarlo. In effetti nelle fila dei suoi è uno dei più brillanti. (RAPHAEL GUERREIRO SV)
ANDRE’ SILVA 5,5 – All’andata aveva punito gli azzurri, stasera vaga nella metà campo avversaria e le poche volte che riceve palla i difensori dell’Italia gliela portano via senza troppi complimenti. (DANILO PEREIRA SV)
BERNARDO SILVA 5,5 – Alla vigilia uno dei pezzi da novanta del Manchester City non si sarebbe mai aspettato di avere problemi a reggere il confronto con Barella, eppure grazie al centrocampista del Cagliari il numero 11 portoghese non si trova mai dalle parti di Donnarumma.
ALL. FERNANDO SANTOS 6 – Sin dal fischio d’inizio punta al pareggio rintanando i suoi negli ultimi venti metri, pazienza se i lusitani vengono sovrastati dagli azzurri sul piano del gioco. Soprattutto se il risultato che matura al triplice fischio è quello desiderato.
I VOTI DEL PRIMO TEMPO
Ecco le pagelle con i voti del primo tempo di Italia-Portogallo, match valevole per la quinta giornata del gruppo 3 (lega A) di Nations League. Il parziale di 0-0 non deve far ingannare, in campo è netta la supremazia territoriale degli azzurri che sin dal fischio d’inizio hanno preso l’iniziativa e creato più di una palla gol. Peccato che Ciro Immobile (5,5) non sfrutti due occasioni ghiotte per portare in vantaggio i suoi, con Rui Patricio (7) che sta facendo egregiamente il suo dovere in mezzo ai pali negando la gioia del gol all’attaccante della Lazio e al fantasista del Napoli, Lorenzo Insigne (6,5). Sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina Bonucci (6) con un colpo di testa scuote l’esterno della rete dando a tutti per un istante l’illusione del gol. Non pervenuti in fase offensiva gli attaccanti lusitani, arginati efficacemente dalla retroguardia azzurra comandata da Chiellini (7,5) alla centesima presenza in nazionale.
VOTO ITALIA 7 – Gli azzurri macinano gioco e fanno girare palla che è un piacere, l’era Ventura per fortuna sembra definitivamente archiviata.
MIGLIORE ITALIA: CHIELLINI 7,5 – Per la centesima volta sta onorando la maglia della nazionale azzurra, rendendo innocua gente come André Silva e Bruma.
PEGGIORE ITALIA: IMMOBILE 5,5 – Un cecchino conclamato come lui non può sbagliare più volte sottoporta, il numero 17 sta vanificando le tante occasioni create dai suoi compagni.
VOTO PORTOGALLO 5 – Stasera si fa sentire eccome l’assenza di Cristiano Ronaldo, servono i suoi lampi per tenere testa alla migliore Italia degli ultimi due anni.
MIGLIORE PORTOGALLO: RUI PATRICIO 7 – È solo grazie a lui se la porta dei lusitani rimane inviolata.
PEGGIORE PORTOGALLO: RUBEN DIAS 5 – Arriva sempre in ritardo, perde tutti i contrasti e non gli resta che il fallo per fermare gli avversari.