Dire che si vive bene in Trentino Alto Adige da oggi non è solo un possibile argomento di conversazione “formale”: nella classifica sulla Qualità della Vita per il 2018, Bolzano risulta al primo posto seguita da Trento e da Belluno (in Veneto). È il capoluogo dell’Alto Adige a guidare tutte le altre città italiane al primo posto della classifica – realizzata da Italia Oggi con l’Università La Sapienza di Roma – per la città con la qualità della vita più elevata: risultati disastrosi per le big Milano ma soprattutto Roma che in un solo anno sprofonda di 18 posizioni e si piazza al 85esima posizione su tutto il Paese. Gli altri centri più importanti d’Italia segnalano Napoli al 108esimo posto, Palermo (106) – questi stabili come lo scorso anno – mentre peggiorano Bari (dal 96esimo al 103esimo posto) e Firenze che si piazza davanti a Milano alla 54esima posizione. Tutti i capoluoghi sono migliorati, tranne appunto Roma, Bari, Firenze e altre 5: si tratta di Catanzaro (dal 92esimo al 95esimo posto), L’Aquila (72), Potenza (scesa di 20 posizioni e ora al 64esimo posto), Venezia al 62esimo e Torino al 78esimo.
QUALITÀ DELLA VITA, ROMA SPROFONDA AL 85ESIMO POSTO
Bolzano e Trento vincono per la loro piccola dimensione cittadina, i ritmi più “lenti” e un ambiente maggiormente curato: non solo, anche buona amministrazione del pubblico con integrazione col privato per le provincie del Trentino Alto Adige e del Veneto nei primi tre posti. Ecco, vero è che la Capitale ha tutti altri problemi ben maggiori, ma il dato che la posiziona all’85esimo posto della classifica sulla qualità della vita impressiona. Scatta subito l’attacco alla gestione amministrativa della città di Roma, con le colpe da dividere equamente tra il passato e il presente: sul sindaco Virginia Raggi, scontate le immediate critiche che seguono la protesta anti-degrado nella Capitale che inchioda l’amministrazione M5s davanti alle proprie responsabilità. «Il lavoro che portiamo avanti per Roma è strutturale e va a incidere su problematiche incancrenite in decenni di mala gestione e incuria a danno della collettività. Abbiamo preso questo impegno con coraggio, consapevoli che non sarebbe bastato un giorno, un mese o un anno per cambiare la città, ma altrettanto convinti che la strada che abbiamo intrapreso sia l’unica capace di riportare le cose al giusto posto e far rinascere davvero Roma», è la prima “risposta” data dal capogruppo M5s in Campidoglio, Giuliano Pacetti proprio in merito all’indagine sulla qualità della vita che boccia decisamente la Capitale. «Grazie al miliardo e oltre di investimenti in opere pubbliche e progetti diamo oggi quella spinta propulsiva di cui la capitale aveva bisogno per correre, sulla strada giusta», prova a difendersi ancora la giunta di Virginia Raggi.