Marco Bucci, Carlo Cottarelli, Roberto Mancini. E ancora: Giorgio Chiellini, Pippo Baudo e Giorgia. Sono solo alcuni degli ospiti di Che tempo che fa 2018, in onda domenica alle 20.35 su Rai 1. L’economia, stavolta, viene scalzata dalla politica: è Bucci a iniziare, non Cottarelli. Il sindaco di Genova racconta l’andamento della ricostruzione. Sul ponte Morandi polemizza un po’, per poi chiosare remissivo: “Obbedisco”. Al Governo, ovviamente. Il tono è garibaldino sin dalle premesse: è uno che ci tiene, uno patriottico. Voto: 8. In collegamento, poco dopo, arrivano Giorgio Chiellini e Roberto Mancini. La Nazionale ha pareggiato col Portogallo, ma l’entusiasmo fa pensare a una vittoria. Sapete com’è, di questi tempi… Della serie: chi si accontenta gode.
Che tempo che fa 2018 tra cinema e tv
Leonardo Pieraccioni è di nuovo al cinema con Se son rose. Il promo migliore è lo sketch a Che tempo che fa 2018: come tutti si lamenta delle “troppe clip” mostrate dalla regia, che in fin dei conti erano superflue. Il film l’ha fatto in studio, con il racconto dei suoi flirt dall’adolescenza a oggi. Il suo primo amore? “Francesco Guccini”, dice convinto. E Guccini gli fa una sorpresa in collegamento telefonico. Altro che “primo”: è un amore ancora attuale. Voto: 8 (anche a Guccini). L’intervista a Pippo Baudo è noiosetta. Sarà che è tutto già visto, con il recap della sua carriera che è il recap della tv italiana. Baudo ci è dentro da un sacco di anni. Era il ’54 quando s’imbatté per la prima volta nell'”apparecchio”. Lo chiama ancora così, quasi fosse un elettrodomestico. Ed è quello che era, prima della rivoluzione interattiva. Voto: 6.
Giorgia e… ancora politica
“Sta per entrare una delle più grandi star della musica italiana”, annuncia Fazio a Che tempo che fa 2018. Le stelle, per definizione, appartengono all’universo, perciò è una star quanto meno internazionale. La sua voce è splendida, cristallina, riconoscibile: è Giorgia. Niente da appuntare, se non l’ovvia rivalità con la Pausini. Che rende manifesta: “Mio figlio preferisce lei”. Voto: 7 per solidarietà. Matteo Salvini non ha elettori: ha fan. Non solo: ha più follower di tutti i leader europei e più interazioni di Trump. In Rivoluzione, Bruno Vespa approfondisce anche questo aspetto. “Mantenere le promesse è più difficile per i 5 Stelle che per la Lega. C’è il fantasma di Di Battista che destabilizza il Governo”. Una sorta di eminenza grigia che ogni tanto, però, si concede ai social. Attenzione: non ai giornalisti. Perché la media-azione, con buona pace dei media, non serve più.