Fra le vittime della sparatoria di Chicago avvenuta nel pomeriggio di ieri negli Stati Uniti, anche l’agente di polizia Samuel Jimenez, intervenuto presso il Mercy Hospital per bloccare il folle che stava sparando a caso. In onore del poliziotto caduto, le bandiere di Chicago saranno messe a mezz’asta in simbolo di lutto nella giornata di oggi. Jimenez aveva soli 28 anni, si era unito al dipartimento di polizia nel 2017, e lascia una moglie e tre bambini piccoli. Attimi di commozione subito dopo l’accaduto, quando la polizia si è messa sull’attenti al passaggio dell’ambulanza contenente appunto la salma dell’agente colpito a morte. Il killer si chiamava invece Juan Lopez, di trentadue anni, e si era recato presso il Mercy Hospital di Chicago per parlare con l’ex fidanzata, Tamara O’Neal, caduta poi sotto i colpi dello stesso ex compagno. Lopez non accettava la fine della loro relazione, ed è andato fuori di testa compiendo una strage. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CHICAGO, 4 MORTI DOPO SPARATORIA
Si conclude con un bilancio di 4 morti la sparatoria avvenuta ieri a Chicago, presso il Mercy Hospital. L’episodio si è verificato alle ore 15:00 di ieri pomeriggio negli Stati Uniti, quando in Italia era già sera: un uomo ha sparato contro una donna nel parcheggio della struttura ospedaliera della “città ventosa”; subito dopo è entrato nell’edificio dello stesso ospedale, ha rivolto l’arma contro altre persone, ed è stato poi neutralizzato dalla polizia. Oltre allo stesso aggressore, sono morte due donne e un agente delle forze dell’ordine intervenuto per bloccarlo. Le due donne vittime della sparatoria lavoravano entrambe al Mercy Hospital: una è la dottoressa Tamara O’Neal, di 38 anni, con cui il killer ha parlato prima della sparatoria, e con cui pare avesse una relazione. La seconda donna colpita mortalmente è la 25enne Dayna Less. Si chiamava invece Samuel Jimenez il poliziotto morto nello scontro a fuoco mentre un altro agente è stato letteralmente miracolato: il proiettile sparato dal killer ha colpito la pistola che aveva nella fondina, rimanendo illeso. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SPARATORIA A CHICAGO: ARRIVANO AGGIORNAMENTI
Iniziano a trapelare maggiori notizie riguardo la sparatoria presso il Chicago Mercy Hospital. L’aggressore avrebbe aperto il fuoco dopo una lite nel parcheggio dell’ospedale con una donna che secondo le prime testimonianze sarebbe la sua fidanzata. Dopodiché, ha iniziato a sparare entrando all’interno della struttura e ferendo alcune persone: ci sarebbero però già due vittime accertate, ovvero lo stesso aggressore e un agente di polizia, che ha ingaggiato un conflitto a fuoco con l’uomo che aveva completamente perso la testa, minacciando di sparare all’impazzata all’interno dell’ospedale. La polizia continua a tenere tutti lontani in attesa di stilare un bilancio più preciso dei feriti e soprattutto in attesa di poter confermare o meno se ci sono altre vittime all’interno dell’ospedale. (agg. di Fabio Belli)
LITE NEL PARCHEGGIO
Ancora una sparatoria scuote gli Usa: dei colpi si sono uditi distintamente all’interno di un ospedale nell’Illinois, il Chicago Mercy Hospital. A scatenare la sparatoria sarebbe stato un futile motivo: l’attacco è partito a causa di una lite nel parcheggio dell’ospedale fra una donna e un uomo che, fuori di sé, secondo le prime testimonianze raccolte avrebbe cominciato a sparare dirigendosi poi verso l’ingresso ed entrando all’interno delChicago Mercy Hospital. Al momento arrivano notizie frammentarie ma sicuramente ci sono delle persone colpite: al momento si parla di 6 feriti, tra i quali ci sarebbe anche un poliziotto di servizio nella zona dove si sono uditi distintamente i colpi, dove hanno iniziato poi prontamente a convergere le forze dell’ordine.
FORSE COLPITO L’ASSALITORE
Non è chiaro al momento se la furia dell’uomo che ha iniziato a sparare fosse indirizzata verso dei bersagli ben precisi, oppure se una volta perso il lume della ragione dopo la lite per il parcheggio, sia entrato nell’ospedale per sparare all’impazzata, una dinamica purtroppo tristemente nota in molte tragedie americane causate dal possesso di armi da fuoco. Poche parole ufficiali sono arrivate dal portavoce della polizia di Chicago, Guglielmi: “almeno un possibile aggressore è stato colpito,” ha affermato, sottolineando dunque come al momento non sarebbe certa la presenza di un solo assalitore all’interno dell’ospedale. Sempre fonti della polizia hanno affermato che al Chicago Mercy Hospital “varie persone sono state colpite“, senza specificare se ci siano solo feriti o anche vittime, ma è stato affermato come la zona dell’ospedale sia al momento ad alto rischio, e si raccomanda per il momento ai cittadini di tenersi ben lontani dal luogo della sparatoria.