Le ossa ritrovate sotto il pavimento della dependance di villa Giorgina, sede della Nunziatura Apostolica Vaticana, risalirebbero ad oltre 100 anni fa e non apparterrebbero dunque né ad Emanuela Orlandi né a Mirella Gregori. Questo – come riportato dall’Ansa – quanto è emerso dai primi accertamenti sui resti rinvenuti il 30 ottobre nella sede diplomatica del Vaticano. Punto di snodo cruciale sarà in ogni caso la giornata del 30 novembre prossimo, quando i laboratori specializzati a Caserta daranno il via agli esami del Carbonio 14, al fine di individuare con esattezza l’epoca a cui risalgono. L’esame in questione è secondo la polizia di stato, coordinata dall’aggiunto Francesco Caporale e dal pm Francesco Dall’Olio, l’unico capace di escludere in maniera inequivocabile il legame tra i resti (uno scheletro intero probabilmente appartenente a una donna e altri frammenti) e le due ragazze scomparse 35 anni fa, Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. (agg. di Dario D’Angelo)
OSSA IN NUNZIATURA SAREBBERO ANTECEDENTI A 1983
Nonostante le pur fondate speranze di risolvere il mistero attorno alla scomparsa di Emanuela Orlandi, e in attesa dei risultati del test col metodo del Carbono 14 che verrà eseguito a partire dal prossimo 30 novembre sui resti umani trovati nella sede della Nunziatura Apostolica in Vaticano, a Roma, gli inquirenti appaiono sempre più scettici sul fatto che le ossa possano essere quelle della ragazza scomparsa nella Capitale, come pure Mirella Gregori, nel 1983. Infatti, quei resti umani di cui si attende la datazione precisa difficilmente apparterebbero a una delle due ragazze e in attesa dei risultati, che arriveranno entro i prossimi quattordici giorni, si avanza l’ipotesi che risalgano a un periodo molto antecedente a quello dell’anno incriminato, ovvero il 1983. Dunque le ossa sarebbero a tal punto vecchie che le possibilità che si tratti di quelle della Orlandi sono molto remote: ad ogni modo, per adesso quei resti “non hanno ancora parlato” come aveva avuto modo di dire alcuni giorni fa uno degli esperti interessati nell’esame e l’impressione è che, qualunque sia il risultato, il velo sul mistero della scomparsa della ragazza sia ancora ben lungi dal venire squarciato. (agg. di R. G. Flore)
ESAMI SUI RESTI DAL PROSSIMO 30 NOVEMBRE
Potrebbe essere a una svolta, se gli esami daranno i risultati che qualcuno si attende, il giallo che da tempo ruota attorno alla scomparsa di Emanuela Orlandi: infatti, le ossa ritrovate nella Nunziatura apostolica in Vaticano a Roma verranno sottoposte agli esami di rito mediante il metodo del Carbonio 14 dal prossimo 30 novembre presso dei laboratori specializzati a Caserta: pare che al momento il lavoro degli investigatori verta soprattutto sul tentativo di recuperare del materiale genetico per capire innanzitutto a che epoca risalgono quei resti e poi se possano effettivamente appartenere a Emanuela Orlandi oppure a Mirella Gregori, le due ragazze di cui si sono perse tracce nella Capitale da quell’infausto 1983. (agg. di R. G. Flore)
STABILIRE L’ETA’ DELLO SCHELETRO
Dal giorno del ritrovamento delle ossa sotto il pavimento della dependance di villa Giorgina, sede della Nunziatura Apostolica Vaticana, l’interrogativo è uno solo: quei resti appartengono ad Emanuela Orlandi? Per avere la risposta bisognerà aspettare ancora qualche giorno: il tempo necessario perché i due laboratori che si stanno occupando delle analisi completino gli esami. A condurli sotto la guida del dottor Gianni Arcudi, medico legale dell’Università di Tor Vergata, come riportato da Fanpage, sono il laboratorio di genetica forense e quello di merceologia. Il primo avrà il compito di stabilire l’età e il sesso dello scheletro, il secondo determinerà invece le caratteristiche fisico-chimiche del terreno dove sono state rinvenute le ossa. A fornire le ultime notizie e indiscrezioni sulle ossa ritrovate in Nunziatura alla fine di ottobre, che secondo molti potrebbero appartenere anche a Mirella Gregori, sarà anche Chi l’ha visto?, la trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli.
OSSA IN NUNZIATURA, FAMIGLIA ORLANDI NOMINA CONSULENTE GENETISTA CASO YARA
L’idea che le ossa in Nunziatura possano appartenere ad Emanuela Orlandi, la ragazza sparita a Roma il 22 giugno 1983 in circostanze mai chiarite, ha portato la sua famiglia a voler andare fino in fondo alla questione. Per questo motivo, come riporta Fanpage, la famiglia Orlandi ha deciso di nominare come consulente di parte per l’identificazione dei resti l’ex ufficiale del Ris, Giorgio Portera, già consulente della famiglia di Yara Gambirasio nel caso di omicidio della 13enne di Brembate di Sopra per il cui omicidio è stato condannato all’ergastolo Massimo Bossetti. Il genetista prenderà parte alle operazioni di comparazione tra il DNA dei parenti di Emanuela – prelevato nel 2013 – e quello estratto dai resti trovati lo scorso 30 ottobre in Nunziatura. Sarà da questo esame che con ogni probabilità si risalirà alla risposta del quesito iniziale: quelle ossa appartengono ad Emanuela Orlandi?