Analizzando il video di Italia Usa, dobbiamo anche parlare del record fatto registrare da Moise Kean: entrato in campo al 61’ minuto per sostituire Domenico Berardi, l’attaccante della Juventus è diventato il primo calciatore nato nei 2000 a fare l’esordio con la maglia della nostra nazionale. Kean non ha mancato di descrivere l’accaduto sul proprio profilo Instagram; prima si è concesso ai microfoni di Sky Sport, raccontando di un esordio “emozionante: mi sento davvero fortunato”. Ha poi parlato dei consigli ricevuti da parte degli amici e “un po’ tutti”, e ha confidato di volere adesso fare sempre di più. “La maglia azzurra è dare il cuore, sono orgoglioso di indossarla”. Anche ieri sera si sono sprecati i paragoni con Mario Balotelli, ma Kean li ha voluti allontanare: “Mario è un bravissimo ragazzo, lo conosco e non capisco perchè ci paragonano, siamo completamente diversi”. Una parola anche sul futuro alla Juventus: il giovane attaccante ha detto di voler sempre lavorare per farsi trovare pronto, consapevole che la sua occasione (come era accaduto due anni fa, sia in Serie A che in Champions League) potrebbe arrivare. (agg. di Claudio Franceschini)
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LE PAROLE DI SENSI
Tra i debuttanti in campo ieri e protagonista pure del video di Italia Usa ecco pur brillante Stefano Sensi centrocampista del Sassuolo e uno dei migliori in campo Genk. Lo stesso Sensi ha così poi commentato il suo esordio con la maglia azzurra ai microfoni di Raisport: “E’ stata una soddisfazione per me. Inizialmente ero un po’ teso, ma è normale essendo l’esordio in Nazionale maggiore sempre una cosa unica. Ho cercato di stare tranquillo e di giocare la mia partita, poi quando hai compagni di squadra forti come Verratti e tutti gli altri che ti aiutano allora tutto è più facile”. Il neroverde ha poi aggiunto: “Quello del regista è un ruolo che ha delle responsabilità, però penso che prima viene la squadra e poi il singolo. La squadra ha fatto una grande partita e siamo contenti per questo. Se mi aspettavo un debutto così? Così forse no… ma le ambizioni vengono sempre prima di tutto, diciamo che mi aspettavo una bella partita”. (agg Michela Colombo) CLICCA QUI PER IL VIDEO CON L PAROLE DI SENSI (da raisport)
LE AZIONI SALIENTI DEL MATCH
Il video con gli highlights e i gol (uno solo, a dire la verità) di Italia-Stati Uniti 1-0 dovrebbe convincere anche i più scettici sulle enormi potenzialità offerte dalla nazionale di Roberto Mancini che produce bel gioco e occasioni in quantità industriale, ma fatica tantissimo a finalizzarla e a trovare la via della rete. Proprio come contro la Polonia abbiamo dovuto aspettare il recupero per vedere gli azzurri lasciarsi andare a un’esultanza liberatoria, ma ne è valsa la pena, soprattutto se nel frattempo abbiamo visto come l’intesa tra i giovani funzioni a meraviglia anche se era la prima volta che giocavano assieme. Nei giorni scorsi Chiellini ha raggiunto le 100 presenze in nazionale, ma vista la sicurezza e la personalità mostrata in campo verrebbe da dire la stessa cosa anche per Acerbi, che invece ha indossato la maglia azzurra solamente tre volte. Al debutto assoluto, Sensi, Grifo e Kean si sono comportati molto bene e l’emozione dell’esordio non ha giocato brutti scherzi a loro tre; Verratti è sempre più una certezza e ha tutte le carte in regola per diventare uno dei leader del gruppo. L’unico difetto congenito di questa nazionale è la mancanza di cinismo davanti alla porta avversaria, sabato scorso Ciro Immobile è stato messo in croce per aver sbagliato un paio di gol che con la Lazio avrebbe segnato a occhi chiusi (probabilmente), allora che dovremmo dire a Kevin Lasagna, che per carità ce l’ha messa tutta e si è impegnato come pochi altri, ma un bravo attaccante dovrebbe saper sfruttare nel migliore dei modi le occasioni (poche o tante) che gli capitano, quando ha la possibilità di giocare e mettersi in evidenza. Davanti ai 12 mila italiani che hanno affollato gli spalti della Luminus Arena di Genk (molti di loro sono figli o nipoti dei minatori emigrati in Belgio dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale), Lasagna ha deluso le loro aspettative e quando Mancini lo ha tolto per far posto a Matteo Politano, non sono mancati i fischi, dettati più che altro dalla delusione. Chi non ha deluso, invece, è proprio Politano che nei pochi minuti che il ct gli ha concesso, è riuscito a pescare il jolly e a regalare il successo all’Italia che chiude il 2018 con una vittoria che fa morale e può essere un buon viatico per il prossimo anno, quando inizierà la fase di qualificazione agli europei del 2020. Dove abbiamo il dovere di accedere alla fase finale per accentuare (eliminare è davvero impossibile) lo smacco della mancata partecipazione all’ultimo mondiale in Russia.
LE DICHIARAZIONI
Le parole a caldo di Roberto Mancini ai microfoni di Rai 1, subito dopo il triplice fischio: “Sarebbe stato un vero peccato non vincere dopo tutti gli sforzi compiuti davanti a 12 mila connazionali. Abbiamo creato tantissime occasioni, l’importante è aver segnato, meglio tardi che mai. Era la prima volta che i giovani giocavano insieme, non potevo pretendere più di tanto ma mi è piaciuto il loro atteggiamento, anche Sensi ha fatto una bellissima figura; Grifo e Kean hanno avuto un ottimo impatto sul match, De Sciglio e Acerbi se la sono cavata anche nelle situazioni più complicate. Chiudere il 2018 con una vittoria è un buon viatico per l’anno prossimo”.
Nel post-partita è intervenuto anche Marco Verratti: “Questa vittoria è merito di tutti, dal mister a chi non gioca. Alla fine siamo stati premiati anche se il gol è arrivato all’ultimo e abbiamo sciupato troppe occasioni, in ogni caso dobbiamo essere soddisfatti della prestazione e non dobbiamo guardare solo al risultato, non dimentichiamo che c’erano parecchi volti nuovi. Giocando all’estero in passato faticavo a ritagliarmi spazio in nazionale, con Mancini la musica sembra finalmente diversa”.
La parola passa al match-winner, Matteo Politano: “Serata indimenticabile, sono contentissimo per il gol e per la vittoria. Anche se era un’amichevole ci tenevamo a vincere, purtroppo non riuscivamo a sbloccarci e segnare così è una liberazione. Dobbiamo continuare così, questo tipo di gioco ci permette di creare tante occasioni e sono sicuro che in futuro capitalizzeremo meglio le palle gol che ci costruiamo. Per quanto mi riguarda cerco sempre di farmi trovare pronto e dare la mia completa disponibilità”.
IL TABELLINO
ITALIA-USA 1-0 (0-0)ITALIA (4-3-3):
Sirigu; De Sciglio, Acerbi, Bonucci, Emerson Palmieri; Barella (76′ Gagliardini), Sensi, Verratti; Chiesa (46′ Grifo), Lasagna (87′ Politano), Berardi (62′ Kean). All. Roberto Mancini.
USA (3-5-2): Horvath; Carter-Vickers, Zimmerman, Long; Cannon (76′ Villafana), Delgado (62′ Trapp), Adams, Acosta (83′ Lletget), Moore; Pulisic (83′ Gall), Sargent (62′ Wood). All. Dave Sarachan.
ARBITRO: Cuneyt Cakir (TUR).
AMMONITI: De Sciglio (I), Moore (U), Cannon (U), Acosta (U), Sensi (I).
RECUPERO: 1′ pt, 4′ st.
MARCATORI: 90’+4′ Politano (I)