Non sembra intenzionato a cambiare rotta Matteo Salvini, neanche dopo la bocciatura della Manovra da parte della Commissione UE. Almeno è questo che si evince dalle sue dichiarazioni a Stasera Italia, il programma di Rete 4 condotto da Barbara Palombelli dal quale ha ribadito il suo punto di vista:”Non commento ciò che ha detto Moscovici. Io chiedo rispetto per gli italiani che pagano 5 miliardi di euro all’anno a questa Europa, non per farsi insultare, ma per poter lavorare in tranquillità“. Il leader della Lega ha aggiunto:”Siamo qua da 5 mesi e vogliamo mantenere gli impegni che abbiamo preso con gli italiani per 5 anni. Chiedo ai commissari di Bruxelles di lasciarci lavorare“. Immancabile la stoccata contro il Pd:”L’Europa ha bocciato la manovra perché l’Italia ha un debito pubblico troppo alto? Ma le ultime 5 manovre del Pd hanno fatto crescere il debito. io voglio fare il contrario di quello che è stato fatto in questi anni. Le valutazioni le faremo poi“. (agg. di Dario D’Angelo)
MOSCOVICI, “SALVINI NON E’ UN EROE”
Intervenendo ad un dibattito di “Friend of Europe” torna a parlare il Commissario agli Affari Economici Ue Pierre Moscovici e non lesina altre critiche assai dure al Governo italiano: contestato da Salvini e Di Maio per la bocciatura della Commissione Ue alla Manovra, il politico francese ribatte «Vorrei evitare la procedura d’infrazione all’Italia verso cui ci stiamo muovendo lentamente ma sistematicamente, anche perché è irragionevole una crisi tra l’Ue e l’Italia», spiega Moscovici, che sottolinea «non posso però accettare nessun tipo di ricatto sulla manovra italiana». Il Commissario Ue poi batte ancora sullo stesso chiodo, il “nemico” Ministro degli Interni italiano: «non è un conflitto tra Moscovici e Salvini o tra Bruxelles e Roma, al contrario l’Italia è chiaramente divisa dal resto dei Paesi dell’Eurozona che sostengono la posizione della Commissione». Sempre durante il dibattito pubblico (con le principali dichiarazioni riportate dall’Ansa, ndr) Moscovici si fa ancora più diretto «Salvini non è un eroe, non è eroico per niente nel suo atteggiamento contro l’Ue e le sue regole sui conti pubblici, dove tra l’altro non c’è nessuna istituzione né pubblica né privata che preveda la crescita e il deficit contenuti nella manovra italiana, e questo non è serio». (agg. di Niccolò Magnani)
TRIA REPLICA A UE: “TOTALE CONTROLLO DEI CONTI”
Nel giorno della bocciatura ampiamente anticipata da parte della Commissione UE della Manovra economica italiana, l’esecutivo nostrano seppur con diverse voci replica compatto a Bruxelles e alla conferma che verrà aperta una procedura di infrazione per sforamento del deficit a carico del nostro Paese. Se i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno ribadito quanto detto già nelle scorse settimane, ovvero che non si torna indietro e che comunque le interlocuzioni con i vertici europei continueranno, il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, replica con una punta di amarezza e attraverso una nota si dice “rammaricato” del fatto che la Commissione “non ha ritenuto di condividere le ragioni del bilancio programmato italiano”, sottolineando che c’è invece un totale controllo dei conti. Secondo il titolare del Mef, comunque, la “drammatizzazione del dissenso tra l’Italia e la UE danneggia la nostra economia e di conseguenza quella europea” e che questa considerazione è alla base dell’impegno dell’esecutivo gialloverde a proseguire sulla strada del dialogo. (agg. di R. G. Flore)
BOCCIA (PD), “GRAVE ERRORE DI JUNCKER”
Non “banale” il commento del candidato alla Segreteria del Pd, Francesco Boccia, nel giorno in cui la Manovra italiana trova l’ostacolo più duro nel sonoro “niet” della Commissione Ue. «La decisione della Commissione UE di avviare una procedura d’infrazione verso l’Italia è un errore politico grave nel merito e nel metodo. È inaccettabile non aver nemmeno aspettato che il Parlamento italiano potesse intervenire cambiando o integrando la legge di Bilancio. È l’ultimo errore commesso dalla fallimentare commissione Juncker», spiega il politico esperto di economica in una intervista a Radio Radicale. Secondo Boccia – che già al nostro quotidiano aveva avanzato l’ipotesi-appello ai grillini di mollare Salvini per fare un Governo di sinistra – la manovra è sbagliata non tanto nel rapporto tra deficit/Pil, «perché il problema non è il 2.4 ma la destinazione di quel nuovo debito, solo su risorse correnti a pioggia. Ma siamo ancora in tempo per intervenire e migliorarla. Daremmo in questo modo un messaggio chiaro all’Europa: l’Italia è un Paese forte, in grado di trovare un punto d’incontro anche tra maggioranza e opposizione per il bene dei cittadini e del Paese». In conclusione, Boccia spiega come il Governo sia comunque pieno di gravi responsabilità per l’attuale situazione politica e per provare ad uscire dal guado propone una ricetta “radicale”: «serve un patto anti spread tra le forze politiche ma l’arroganza quotidiana di Salvini e Di Maio non aiuta. Sull’Europa il Pd colga l’occasione del Congresso per indicare una strada radicalmente nuova e alternativa a Salvini». (agg. di Niccolò Magnani
PADOAN: “IL GOVERNO RIFERISCA”
L’attesa ma comunque pesante bocciatura da parte della Commissione Ue della Manovra economica italiana potrebbe segnare secondo alcuni la prima crepa nell’esecutivo a guida Movimento 5 Stelle-Lega e portare anche a uno scenario di crisi impensabile fino a qualche tempo fa. Infatti, come ha avuto moto di dire anche Antonio Tajani, se non ci saranno delle modifiche alla Legge di Bilancio secondo i desiderata di Bruxelles l’alternativa sarebbe quella di un nuovo esecutivo dato che il Governo Conte al momento, sottostando a un procedimento di infrazione, dovrebbe operare un aggiustamento dei conti di circa 20 miliardi, sconfessando di fatto tutte le misure-chiave contenute nella Manovra stessa e promesse in campagna elettorale. Intanto, dai banchi dell’opposizione, dopo le dure critiche dell’ex segretario del Pd, Maurizio Martina, anche l’ex Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha sottolineato la straordinarietà della situazione invitando il Governo a riferire quanto prima sulla bocciatura da parte della Commissione Ue nell’aula della Camera. (agg. di R. G. Flore)
TAJANI, “MODIFICHE O NUOVO GOVERNO”
Nuove reazioni dal mondo politico sulla bocciatura dell’Ue alla manovra economica italiana. Particolarmente duro il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, che ha commentato all’Ansa: «Il governo italiano è ancora in tempo a cambiare la manovra per evitare danni non alla Commissione europea ma ai cittadini italiani. Se son lo farà sarà indispensabile cambiare governo e dar vita ad una nuova maggioranza che combatta la disoccupazione, che favorisca la crescita, riducendo la pressione fiscale ed aiutando le imprese ad assumere giovani», Un monito che arriva anche dal dem Maurizio Martina: «Un governo di irresponsabili che distrugge i sacrifici degli italiani e mina il futuro del paese. La #manovra va cambiata subito #ladridifuturo». Ma il M5s non ha intenzione di fare passi indietro, come sottolineato dal sottosegretario per la Pubblica amministrazione Mattia Fantinati: «La Commissione Ue boccia la nostra #manovra e non ci stupisce. Continuano ostinatamente a perseverare in scelte austericide. Occorre cambiare questa Europa. Le prossime Europee saranno fondamentali». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MARTINA, “GOVERNO DI IRRESPONSABILI”
Il Ministro degli Interni, pochi minuti dopo la notizia della Commissione Ue che aveva bocciato la Manovra del Governo italiano, commenta con decisa ironia una misura alquanto prevista (e quasi “spinta” dalle continue dichiarazioni dei due vicepremier contro Bruxelles): «un’altra lettera in arrivo da Bruxelles? Aspetto anche quella di Babbo Natale. Discuteremo educatamente come sempre abbiamo sempre fatto – ha aggiunto Salvini – Ci confronteremo. Vado avanti. Se qualcuno vuole convincermi che la Fornero sia giusta io non ne sono convinto». Al momento è in corso un nuovo vertice di maggioranza tra Conte, Salvini e Di Maio per impostare i prossimi step da seguire verso le votazioni della Legge di Stabilità: il primo commento del Pd arriva dall’ex Segreteria Maurizio Martina, «Un governo di irresponsabili che distrugge i sacrifici degli italiani e mina il futuro del paese. La manovra va cambiata subito» scrive su Twitter. Un appello alla maggioranza Lega-M5s arriva anche dal Presidente del Parlamento Europeo (e n.2 di Forza Italia) Antonio Tajani, «Il governo italiano è ancora in tempo per cambiare la Manovra, per evitare danni ai cittadini italiani. Se non lo farà sarà indispensabile cambiare governo e dar vita a una nuova maggioranza che combatta la disoccupazione, favorisca la crescita, abbassi la pressione fiscale e aiuti le imprese ad assumere giovani».
UE BOCCIA LA MANOVRA : “GRAVE VIOLAZIONE DELLE REGOLE”
Era nell’aria da diverse ore, ora è ufficiale: l’Ue ha bocciato la manovra italiana. La Commissione europea ha rigettato il documento programmatico di Bilancio stilato dal Governo M5s-Lega per il 2019, che prevede «un non rispetto particolarmente grave delle regole di bilancio, in particolare delle raccomandazioni dell’Ecofin dello scorso 13 luglio 2018». «La nostra analisi di oggi – rapporto 126.3 – suggerisce che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato. Concludiamo che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata» quanto scrive la Commissione Ue nel suo rapporto sul debito italiano, riporta l’Ansa. Come sottolinea La Stampa, inoltre, il commissario Valdis Dombrovskis ha aggiunto: «Con la manovra presentata dal governo italiano, vediamo il rischio che il Paese si avvii come un sonnambulo verso l’instabilità». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IL COMMENTO DI SALVINI
Spettro bocciatura e procedura d’infrazione: tra poche ore è atteso l’annuncio dei commissari Ue Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici sulla manovra economica. Intervistato dai colleghi de La Nuova Sardegna, il vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha sottolineato che l’apertura della procedura d’infrazione «sarebbe sbagliato, punitivo e ingeneroso. Anche perché l’Ue ha applaudito le ultime 5 manovre economiche, Gentiloni, Renzi, Letta, Monti che hanno fatto male all’Italia e agli italiani. Non vedo perché dovrebbe intervenire su una manovra che si propone di rimettere al centro il lavoro. Spero che ci pensino bene». Prosegue il segretario federale della Lega, sottolineando che «in questo momento lo spread (che ieri ha sfondato 330 punti, ndr) non corrisponde alla vita vera. All’economia reale. Quindi spero che la speculazione finisca il prima possibile». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RISCHIO PROCEDURA DI INFRAZIONE
Manovra, oggi la decisione della Commissione Ue: Bruxelles pronta a una nuova bocciatura. Il Governo Lega-Movimento 5 Stelle conoscerà nelle prossime ore il verdetto dell’Unione Europea e, secondo le prime indiscrezioni, è pressochè scontata una nuova bocciatura, con il rischio dell’apertura della procedura di infrazione per sforamento del debito. Il giudizio della Commissione europea verrà incrociato con la pagella dell’Ocse e i nuovi dati Istat sul Pil 2019-2020, come sottolinea Tg Com 24: nel quarto trimestre si registra una crescita debole secondo il centro studi di Confindustria. Esecutivo gialloverde compatto nei confronti dell’Europa, con Luigi Di Maio che ieri aveva sottolineato: «Alla Commissione europea decideranno quello che vorranno decidere, penso che Conte e Tria stiano facendo un ottimo lavoro di tentativo di mediazione con l’Ue, ma non deve essere un muro di gomma».
MANOVRA, OGGI LA DECISIONE DI BRUXELLES: NUOVA BOCCIATURA?
Il rischio, come dicevamo, è quello dell’apertura della procedura di infrazione: la Commissione Ue non è convinta delle ragioni indicate dall’Italia per spiegare l’andamento dei conti, ma Il Sole 24 Ore spiega che le sanzioni sono previste solo “extrema ratio”. Le multe o il blocco dei fondi strutturale infatti potrebbero anche non verificarsi, come accaduto già in precedenza con Spagna e Portogallo, che alla fine raggiunsero un accordo con la Ue. Il clima è di alta tensione, come confermato nella serata di ieri dal sottosegretario per gli Affari regionali, Stefano Buffagni ai microfoni de Il Fatto Quotidiano: «Credo che sia evidente che domani avremo qualche feedback che genererà un po’ di tensione e ne siamo consapevoli, ma ci interessa far stare in piedi questo Paese, non abbiamo nessuna idea da scalmanati. Esiste un Parlamento che definirà meglio eventuali passaggi sulla legge di Bilancio gli asset principali sono chiari, gli obiettivi sono chiari – conclude l’esponente del M5s – vogliamo rispettare gli impegni con i cittadini previsti nel contratto».