Colpì ripetutamente con una mattonella alla testa Salvatore Milici, suo vicino di casa 62enne, fino ad ucciderlo ma nonostante questo Hamdan Hicham, marocchino 27enne, è stato assolto poichè considerato incapace di intendere e di volere. I fatti risalgono al 16 agosto 2017, quando il giovane colpì l’uomo mortalmente alla periferia di Milano lasciandolo esamine per poi morire cinque giorni dopo. Oggi, come rivela Corriere.it, è giunta la sentenza della Corte d’Assise di Milano i cui giudici hanno accolto la richiesta del pm Luigi Luzi sulla base della perizia psichiatrica. Secondo l’esame eseguito sarebbe emersa la presenza di una “sintomatologia psichiatrica psicotica acuta” oltre che un “deficit intellettivo” complicato anche “dagli effetti a lungo e breve termine del cronico abuso di sostanze”. Oltre a disporre la sua scarcerazione, i giudici hanno anche stabilito l’immediato trasferimento del 27enne in una Rems in Mantovano per l’esecuzione della misura di sicurezza dell’ospedale psichiatrico giudiziario per la durata di 5 anni.
UCCISE VICINO CON UNA MATTONELLA: LE PERIZIE PSICHIATRICHE
Hicham, secondo la ricostruzione degli inquirenti, quella mattina di agosto di un anno fa seguì il vicino di casa con cui già in passato aveva avuto delle discussioni e dopo averlo raggiunto lo colpì con delle mattonelle trovate in strada, causandogli la frattura del cranio. Dopo l’arresto ma poi anche ai periti, il marocchino si giustificò asserendo “parlava male di me”. Nei mesi scorsi una prima perizia psichiatrica aveva accertato la capacità di intendere e di volere al momento dei fatti del marocchino, mentre da una seconda perizia emerse il vizio totale di mente dell’indagato nonché la sua pericolosità sociale. Il perito ha così scritto nella sua relazione che Hicham dal luglio dello scorso anno aveva iniziato a manifestare “comportamenti anomali, bizzarri, che hanno preoccupato i familiari” e tendenze persecutorie. Inoltre, due giorni prima del delitto gli fu diagnosticata una “sindrome psicotica acuta”.