Potrebbero esserci seriamente delle speranze concrete di dimostrare finalmente la loro presunta innocenza per Olindo e Rosa. Il giornalista Marco Oliva di Telelombardia, oggi è intervenuto a Pomeriggio 5 con le ultime novità in merito all’intricato caso. Il giornalista ha così commentato la novità rappresentata proprio dalla decisione della Cassazione che ha informato la difesa sulla possibilità di fare l’analisi su prove mai analizzate. “La novità è che queste nuove prove possono essere analizzate con indagini difensive. A luglio la Cassazione aveva detto ‘no’ all’incidente probatorio ma la difesa può farle privatamente”, ha spiegato. Oliva ha poi dato un suo parere personale aggiungendo: “Sembra quasi mettere in difficoltà la difesa”, rimarcando la distruzione di buona parte dei reperti avvenuta lo scorso agosto. “Che senso ha dire oggi fate delle analisi privatamente con indagini difensive se il 90% di quei reperti sono andati distrutti e bruciati nell’inceneritore lo scorso agosto?”, si è quindi domandato Oliva. La difesa però non si arrende poichè qualcosa è rimasto tra quei reperti e potrebbero comunque portare alla revisione del processo. Olindo e Rosa intanto dicono di essere innocenti. Dopo la strage Rosa però disse una frase choc: “finalmente si può dormire bene”. Ma su questo aspetto il giornalista ha dato un importante aggiornamento: “questo elemento può andare a favore di Olindo perché analizzando le carte non esiste alcuna intercettazione agli atti che riporta quella frase detta da Rosa, né audio né per trascrizione”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
OLINDO E ROSA SONO INNOCENTI?
Per Olindo Romano e Rosa Bazzi, entrambi in carcere e condannati all’ergastolo poichè ritenuti da tre differenti gradi di giudizio i responsabili della strage di Erba, potrebbe esserci ancora una speranza. Perchè la Cassazione ha concesso alla difesa dei due coniugi di poter effettuare nuovi accertamenti sui reperti trovati sul luogo del delitto. E’ possibile che, come sostenuto con forza dall’uomo, l’assassino che commise la terribile strage possa essere ancora in libertà? “Sono convinto della loro innocenza, così come lo sono gli altri avvocati, ma quello che pensiamo noi non conta nulla”, aveva sostenuto solo pochi giorni fa alla trasmissione La Vita in Diretta l’avvocato Fabio Schembri. Oggi, del caso se ne occuperà anche Pomeriggio 5 con nuovi documenti esclusivi. Intanto Olindo continua a ribadire in più occasioni la sua versione iniziale secondo la quale quella tragica sera dell’11 dicembre 2006 né lui né la moglie Rosa erano presenti sul luogo della strage. “Non eravamo neanche a Erba, eravamo a Como”, ha sostenuto telefonicamente parlando con Bruno Vespa per la trasmissione Porta a Porta. Quindi Romano ha sostenuto che anche Frigerio, esattamente come loro, sarebbe stato manipolato.
STRAGE DI ERBA, OLINDO E ROSA: IL SÌ DELLA CASSAZIONE È UNA BEFFA?
Olindo Romano e Rosa Bazzi sperano di ottenere la revisione del processo che potrebbe così riaprire il caso sulla strage di Erba. La decisione della Cassazione che ha detto di sì all’esame delle nuove prove, però, ha in parte il sapore di una beffa, come evidenziato dal quotidiano Il Giornale. Questo perchè, dopo che il 12 luglio la Suprema Corte aveva respinto l’ultimo ricorso della difesa dei coniugi Romano, a poche ore dalla sentenza i reperti conservati in Tribunale a Como erano stati distrutti. Con il “sì” degli ultimi giorni, le analisi saranno eseguite solo su ciò che resta nella disponibilità dei Ris di Parma e del laboratorio di Pavia. Si tratta nel dettaglio dei margini ungueali del piccolo Youssef e i capelli ritrovati sulla sua felpa, la macchia di sangue F43 rinvenuta sul terrazzino di casa Castagna e mai identificata, un guanto in lattice rinvenuto accanto al corpo del bambino. Sulle prove mai analizzate e distrutte, invece, il ministro della Giustizia ha annunciato di voler aprire un’inchiesta.