“La Ferrari è l’oggetto più di sinistra del mondo perché quando vendiamo la Ferrari ai ricchi del mondo noi riequilibriamo (la distribuzione, ndr) la ricchezza perché paghiamo gli operai e creiamo ricchezza nel nostro Paese”. A dirlo è il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, in occasione della Giornata del Cinema Industriale. Ok, lei sta scherzando. Bene, scherzo anch’io: nella giornata passata al cinema, quale film ha visto?
Sì, perché se dice di un “riequilibrio della ricchezza” la vede squilibrata? Ehi, siete voi a trasferire la ricchezza, generata dalla spesa, ai fattori capitale e lavoro! Questo trasferimento genera quella differenza che sta tra chi quella “rossa” può comperarla e chi può solo lavorare per produrla. No, non sto perorando l’eguaglianza; esecro semmai l’inefficienza del meccanismo di trasferimento se occorre produrre Ferrari per far spendere chi ha più di quel che gli serve, rispetto a chi ha meno da spendere e più da dover acquistare.
Giust’appunto, mal trasferisce se il reddito disponibile delle famiglie italiane nel 2013 torna ai livelli di 25 anni prima. L’Ufficio Studi di Confcommercio evidenzia che, in quello stesso anno, il reddito disponibile risultava pari a 1.032 miliardi di euro rispetto ai 1.033 del 1988.
A proposito, le dico quel che non può non sapere, su come vada il mondo: le distribuzioni di dividendi sono salite del 5,1% nel terzo trimestre del 2018, a 354,2 miliardi di dollari. Lo rivela la consueta analisi del Janus Henderson Global Dividend Index. Stati Uniti, Canada, Taiwan e India hanno registrato distribuzioni ai livelli massimi nel trimestre mentre i dividendi in Cina hanno ricominciato a crescere dopo tre anni in calo. I dividendi totali previsti nel 2018 salgono a 1.359 miliardi di dollari. In termini sottostanti significa che la crescita nell’anno sarà dell’8,1%, in aumento rispetto alle stime del 7,4% dell’ultima edizione dell’indice Janus Henderson Global Dividend Index.
Dunque, se tanto ci dà tanto, le Ferrari non avranno modo di arrugginire invendute; le city car forse sì! Sta qui quel creare ricchezza, che lei attribuisce alle imprese? Lo so, nel dirlo, riferisce quanto detto da un vecchio anchilosato paradigma, ormai fallace: voi producete merce; le auto, se acquistate, si trasformano in ricchezza altrimenti arrugginiscono! Sì, il Pil misura gli euro di ricchezza generati dalla spesa non le Ferrari belle, rosse e fiammanti, prodotte!
Un consiglio, con stima: ”La crescita si fa con la spesa, non con la produzione. Così viene generato reddito, quel reddito che serve a fare nuova spesa. Tocca allocare quelle risorse di reddito per remunerare chi, con la spesa, remunera tutti”. Ben altro che Robin Hood!