Si sente spesso dire che i social sono un luogo pericoloso per bambini e adolescenti e la storia di un pedofilo 40enne che ha adescato un ragazzino di 14 anni su Facebook, raccontata da Le Iene Show, ne è la conferma. Il programma di Italia Uno ha ricostruito la vicenda grazie all’aiuto di una mamma che grazie alla sua attenzione nei confronti del figlio è riuscita a scongiurare un pericoloso incontro con il pervertito. Il pedofilo infatti aveva lasciato il suo numero di telefono al ragazzo: “Ciao tesoro, amici 327*******“. La donna, insospettita da alcuni messaggi, ha chiesto al figlio chi fosse quel contatto, ma dinanzi ad una risposta poco convincente del ragazzino ha deciso di indagare:”Pensavo fosse un amico di suo papà, ma poi ho notato che in quel profilo c’erano foto e messaggi troppo spinti“. A quel punto, compreso che il figlio rischiava di diventare l’oggetto delle perversioni del quarantenne, la mamma si è messa di traverso e fingendo di essere il 14enne ha contattato il pedofilo, che come si poteva sospettare non ha perso tempo…
PEDOFILO ADESCA RAGAZZINO DI 14 ANNI SU FACEBOOK, INCASTRATO DALLA MAMMA
Il pedofilo ha cercato fin da subito di parlare al telefono con il 14enne. La mamma ha deciso di “stare al gioco” del 40enne acconsentendo alla telefonata ma stando accanto al figlio, lo scopo era evidente: raccogliere il maggior numero di informazioni sul pervertito per incastrarlo. L’uomo fin dalla prima telefonata ha usato parole molto spinte:”Ti piace fare sesso con gli uomini o con le donne?“, arrivando nei giorni seguenti ad offrire anche soldi in cambio di sesso. I messaggi, poi, si sono fatti sempre più gravi: “Vorrei farmi la doccia insieme a te“. Frasi evidentemente non adatte ad un ragazzino di 14 anni, accompagnati da video e foto porno. La iena Nina Palmieri è riuscita a rintracciare l’uomo, che davanti alle telecamere ha reagito con grande rabbia, prendendosela soprattutto col cameraman. Il pedofilo è stato descritto dall’inviata di Italia Uno come una persona “psicologicamente fragile e bisognosa d’aiuto“. Dopo aver scaricato la propria rabbia nei confronti del cameraman, definito con intento offensivo “sbirro e carabiniere“, l’uomo ha dato ragione alla giornalista de Le Iene Show, ammettendo che l’aver adescato un ragazzino era stato un errore. Poco convintamente ha poi promesso che si sarebbe fatto aiutare psicologicamente. Nella speranza che lo faccia realmente, il consiglio per i genitori è quello di agire proprio come la mamma del servizio (visibile cliccando qui): stare attenti a ciò che accade ai propri figli è un dovere al qual non si può derogare, pena lasciarli tra le grinfie di orchi come quello in questione…