Nella giornata di oggi sta andando in scena l’abbattimento a Roma di una nuova villa abusiva appartenuta al clan dei Casamonica e, nel corso della puntata de La Vita in Diretta, è intervenuta Wanda D’Ercole, Direttrice dei Lavori Pubblici della Regione Lazio che ha indicato quali saranno le tempistiche della demolizione e quali sono i piani futuri per la valorizzazione dell’area. Come ha spiegato la D’Ercole, l’idea è quella di creare un parco che poi verrà gestito dagli stessi cittadini e un altro fabbricato che era stato soggetto ad atti vandalici dopo la confisca diventerà una biblioteca gestita autonomamente da un comitato del quartiere, condividendo al massimo il progetto con i giovani dato che nelle vicinanze c’è un complesso scolastico. Intanto prosegue la confisca di quello che fino a poco tempo era considerato un vero e proprio “fortino” per i Casamonica, un clan familiare tuttavia di sole 1000 persone che continua a mettere in scacco la Capitale. (agg. di R. G. Flore)
SALVINI, “IO SO’ DE COCCIO…”
Prima Virginia Raggi ora Matteo Salvini: le minacce di alcuni membri del clan Casamonica arrivano diretti contro i politici responsabili del giro di vite attorno alle ville abusive confiscate alla famiglia di origini sinti. «Stamattina sono stato nel quartiere La Romanina, dove verrà buttata giù una Villa confiscata ai Casamonica e dove nascerà un giardino per bambini. Questi signori hanno detto che ‘mi sparano’», ha spiegato lo stesso Ministro degli Interni poco prima di salire sulla ruspa, come aveva promesso nelle recenti interviste televisive. Paura? «Macché, io gli ho detto che se pensano di intimorire qualcuno hanno scelto la persona sbagliata. ‘So de coccio’, chi mi conosce lo sa». Durante la conferenza stampa congiunta con il Presidente della Regione Zingaretti – prossimo possibile avversario alle Europee laddove il candidato segretario Pd vincesse le Primarie – Salvini ha poi aggiunto come «Ruspare la villa di un mafioso è qualcosa per cui vale la pena fare il ministro. Questo è un bel segnale che arriva in tutta Italia, spero che le tv mandino l’abbattimento della villa milionaria costruita dai mafiosi». (agg. di Niccolò Magnani)
ZINGARETTI: “FONDAMENTALE COMITATO DI QUARTIERE”
Sono iniziate le operazioni di demolizione alla Romanina della villa dei Casamonica, la nona abitazione abbattuta al clan. Presente anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini che, dopo aver dato il via ufficiale ai lavori insieme al governatore del Lazio Nicola Zingaretti, è salito su una ruspa dell’esercito prima che il mezzo entrasse in azione. Intervenuto a L’aria che tira, Zingaretti ha commentato: «Noi lavoriamo in quest’area di Roma da 4 anni, qua era impossibile recuperare questa villa e abbiamo deciso di fare un parco pubblico. Il ministro ha voluto dare risalto a questo evento e questo non può che farmi piacere. Io penso che sia importante riconoscere il lavoro degli altri: io ho le mie idee, di totale opposizione a quelle di Salvini, ma sono contento del riconoscimento del lavoro. Voglio sottolineare il coinvolgimento del comitato di quartiere: qui giocheranno i bambini e le bambine del quartiere dopo mesi di lavoro». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DEMOLITA UN’ALTRA VILLA DEI CASAMONICA
Casamonica, continuano le operazioni di demolizione delle ville abusive dei clan: alle ore 11.00, in via Roccabernarda alla Romanina, verrà abbattuta un’altra sontuosa abitazione, di proprietà di Giuseppe Casamonica e già confiscata nel 2009. Sono già 8 le ville abbattute e, oltre al presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, è atteso l’arrivo del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ieri sera aveva preannunciato su Twitter: «Domani mattina alle 11 vado personalmente con la RUSPA per abbattere un’altra villa confiscata ai Casamonica. In Italia clan e delinquenti devono tornare ad avere PAURA dello Stato!». L’area diventerà un parco pubblico attrezzato per il quartiere e la zona è presidiata dalle forze dell’ordine: in corso una bonifica dei 300 metri quadrati con giardino della lussuosa casa di proprietà del gruppo criminale.
RUSPE IN AZIONE A ROMA
Una prova di forza delle istituzioni, a tal punto che il sindaco di Roma Virginia Raggi ha ricevuto delle gravi minacce negli scorsi giorni. Storie Italiane ha intervistato alcune persone che abitano nella zona del clan, ecco una testimonianza: «Qui hanno tutti lo stesso cognome, zii, fratelli, nonni: stanno qui da sempre, cioè c’erano i nonni e i papà di loro, ci sono sempre stati. Sinceramente non ci sono mai stati sgarbi o situazioni di pericolo». Questo il commento di un altro residente: «Non ci hanno mai disturbato o qualche altra cosa, anzi si sta proprio tranquilli in questa zona». Raggiante il governatore Zingaretti, che guarda al futuro: «Qui si investono circa 150 mila euro ma la cosa più importante non è distruggere con le ruspe, ma ricostruire: in questa parte ci sarà un parco pubblico per fare feste, mentre una seconda parte la trasformeremo in un parco giochi per bambini che sarà gestito dal comitato di quartiere».