E’ onesto, Fabio Rovazzi, su questo non si può dubitare: “Al festival non andrei per sfoggiare le mie non esaltanti doti canore mi piacerebbe fare una cosa in stile Elio”, ha detto nel corso di una intervista pubblicata oggi dal quotidiano La Repubblica. Che Rovazzi non sia un cantante di talento se ne erano accorti tutti sentendo i suoi dischi nonostante le centinaia di migliaia di copie vendute più che altro per il personaggio che è, che invece sia un simpatico attore con qualche dote si è visto con il suo esordio cinematografico e i vari spot pubblicitari che sta girando. In più adesso esordirà come conduttore insieme a Pippo Baudo nel prossimo Sanremo Giovani, nuovo banco di prova per lui.
ROVAZZI CON PIPPO BAUDO: “SI IMPARA”
Nonostante i suoi 24 anni, Fabio Rovazzi per come recita e per quei baffetti da primi del Novecento sembra un uomo adulto e maturo. “E’ un onore per me presentare Sanremo Giovani con Pippo Baudo (e ci mancherebbe altro, ndr), una figura importante, un monumento. Con persone come lui è bello nella vita lavorare almeno una volta, impari”. Di personaggi “storici” ne ha già incontrati molti lavorando con loro: da Gianni Morandi a Al Bano, da Emma a Nek: “La cosa bella di questi grandi personaggi è che ti raccontano la vita, te la spiegano e a me piace ascoltare, con Al Bano siamo diventati amicissimi”. Dice di essere ancora alla ricerca della sua figura professionale, “non sa cosa farà da grande”: “web, musica tv, il cinema che mi interessa molto”. Da videomaking, a video per il web, autore di se stesso, interprete, regista, montaggista, Rovazzi dice di avere la mania del controllo, non si fida di quello che altri gli mettono in bocca. A chi si ispira? “Sicuramente Elio, sono suo superfan”.