Un tragico omicidio suicidio si è verificato nella mattina di ieri a Bologna. Alle ore 6:30 circa un 93enne ha ucciso la moglie per poi gettarsi nel vuoto dal quarto piano del suo palazzo. Il “killer” si chiamava Paolo Palmonari ed ha deciso di farla finita perché non ce la faceva più ad accudire la 91enne moglie Anna, malata da tempo di Alzheimer. «Va sempre peggio, non mi riconosce neanche più», aveva detto pochi giorni fa Paolo al titolare del bar in cui si recava ogni mattino a prendere il caffè. L’uomo stava bene fisicamente, ma dentro di se era tormentato dalla malattia della moglie, e dalla difficoltà nell’accudire la propria compagna. Avevano richiesto l’accompagnamento all’Inps, ma non era ancora arrivato, e ormai è troppo tardi. Restano solo dei dubbi su come il 93enne abbia ucciso la propria moglie, trovata nel suo letto con delle ecchimosi sul volto: inizialmente, come scrive Il Corriere della Sera, si pensava potesse essere stato usato un corpo contundente, ma gli inquirenti non hanno ancora trovato l’arma del delitto e non escludono che la donna sia stata soffocata nel sonno. «Due giorni fa l’ho visto triste – ha raccontato il barista, colui che per primo ha trovato il corpo senza vita di Paolo – ma era un uomo buono. Spero trovino pace». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLOGNA, OMICIDIO SUICIDIO: MOGLIE MALATA DI ALZHEIMER
Emergono ulteriori dettagli in merito al caso di omicidio-suicidio avvenuto a Bologna questa mattina. Come riferisce l’edizione online de Il Resto del Carlino, vengono di fatto confermate le prime indiscrezioni emerse, con l’omicida-suicida, un anziano di anni 93, che ha ammazzato la propria moglie di 91 anni gravemente malata da tempo. La vittima soffriva di Alzheimer da anni e il marito era giunto al punto di non poter più riuscire a prendersi cura della propria compagna. Stamattina, attorno alle ore 6:30, ha quindi afferrato un corpo contundente ed ha colpito a morte la donna, prima di gettarsi nel vuoto dal quarto piano. L’episodio si è verificato in un palazzo del civico 6 di via Montefiorino nel capoluogo emiliano, nei pressi della rotonda di via Andrea Costa. L’uomo è precipitato cadendo sul marciapiede che si trova dinanzi all’ingresso del supermercato NaturaSì, mentre la donna è stata trovata senza vita nel proprio letto e coperta. L’uomo temeva di non poter più riuscire a prendersi cura della donna, ed ha così deciso di farla finita. L’anziano negli ultimi giorni era apparso triste e cupo, come ha riferito il barista che per primo ha dato all’allarme. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLOGNA, OMICIDIO SUICIDIO: 93ENNE UCCIDE LA MOGLIE POI SI GETTA NEL VUOTO
A Bologna si è registrato in queste ore un nuovo caso di omicidio-suicidio. Il killer e nel contempo vittima è un anziano di anni 93, che ha ammazzato la propria moglie di 91 anni, per poi a sua volta togliersi la vita. La vicenda drammatica è raccontata in questi minuti dalle principali testate giornalistiche, a cominciare dall’edizione online di Repubblica, di cui fornisce numerosi dettagli. Prima di morire il 93enne omicida-suicida ha lasciato un biglietto con scritto “Chiedo perdono”. L’episodio si è verificato all’alba di oggi, attorno alle 6:30 di mattina, in un appartamento di via Montefiorino a Bologna, nella zona Saragozza, nei pressi dello stadio Dall’Ara. Un gesto tragico spinto dalla disperazione, visto che il 93enne accudiva ormai da anni la moglie, che probabilmente non lo riconosceva neanche più. Disperato e stanco, ha deciso di farla finita, considerando quell’esistenza non più una vita, ma una semplice sopravvivenza.
BOLOGNA, OMICIDIO SUICIDIO
L’anziano signore di Bologna ha quindi colpito a morte la moglie, non si sa ancora bene con cosa, per poi togliersi la vita gettandosi dal quinto piano del palazzo in cui abitava. A dare l’allarme, chiamando le forze dell’ordine e l’ambulanza, è stato il barista del locale che si trovava di fronte al luogo del delitto, e che conosceva le due vittime. «Avevo appena aperto – racconta Alessandro, il titolare del Bar8tto – ho sentito un tonfo e l’ho visto per terra. L’ho visto l’ultima volta ieri, era passato per un caffè come tutte le mattine. Era triste». Le prime indiscrezioni emerse confermano la lunga malattia della moglie e la conseguente depressione del marito, costretto ad accudire tutti i giorni la propria consorte. Sul luogo sono giunte immediatamente tre volanti della polizia, nonché la scientifica e i vigili urbani. Intervenuti anche gli uomini del 118, che non hanno potuto che constatare il decesso dei due coniugi.