Dalia Kaddari è l’atleta di appena 17 anni che ha portato in alto i colori azzurri alle recenti Olimpiadi giovanili di Buenos Aires dove ha conquistato l’argento nei 200 metri. Dalia è una specialista dei 100 e dei 200 metri, una velocista in grado di fare grandi cose di portare l’atletica italiana a traguardi veramente eccezionali. Tokyo non è lontana e per Dalia nata il 23 marzo 2001 la possibilità di far bene in Giappone ma anche in un’altra futura rassegna olimpica c’è tutta. E’ nata a Quartu Sant’Elena in Sardegna. Suo padre è del Marocco, suo madre dell’Italia. Dalia è fino in fondo figlia di quest’Italia multietnica che sta cambiando. E allenata da Fabrizio Fanni. Fa parte della Tespiense Quartu, la sua società. Magari potrebbe ripetere i risultati di Filippo Tortu, altro grande velocista dell’atletica italiana di origini sarde. Tokyo la sta già aspettando… Abbiamo sentito proprio lei. Eccola in questa intervista a ilsussidiario.net.
Dalia Kaddari personaggio del momento, pensi che potresti diventare una stella dell’atletica italiana?
Me lo auguro, sarebbe bello, è una cosa che fa parte dei desideri di ogni atleta. Per il momento mi sto godendo l’argento di Buenos Aires, questa medaglia che mi ha dato veramente tante soddisfazioni.
Cosa ti ha dato questo argento nei 200 metri alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires?
Molto, un risultato così è molto bello. Intanto ho stabilito il record italiano under 18 e il record olimpico giovanile. Strano a dirsi ma pur non avendo vinto, nelle due prove che componevano i 200 a livello cumulativo ho ottenuto il record olimpico. Poi una medaglia è sempre una medaglia, è qualcosa di speciale e anche se non ho vinto sono stata proprio contenta…
Ci è mancato poco però per battere l’atleta islandese Bjarnadottir…
E’ vero sono stata brava, vuol dire che è un buon segnale per le prossime competizioni internazionali a cui parteciperò. Andare alle Olimpiadi di Tokyo sarebbe il massimo sarebbero, magari Parigi, in fondo ho solo 17 anni. A Buenos Aires però mi sono divertita molto. Tanti atleti di tante nazione diverse, un’esperienza fantastica sotto ogni punto di vista!
Dalia Kaddari a chi dedichi questa medaglia?
Al mio allenatore che mi ha aiutato sempre, mi ha sempre seguito nel modo migliore. Fabrizio Fanni è un tecnico tranquillo ma ha anche la necessaria grinta che riesce a dare in ogni momento.
Come sono i tuoi metodi di allenamento?
Mi alleno quattro volte alla settimana. Questa è la mia tipologia di allenamento.
Utilizzi anche una preparazione specifica, con una dieta, un lavoro psicologico o altre cose?
Non mangio tanto, non seguo poi nessuna altra cosa, anche dal punto di vista psicologico o di altro tipo.
Il tuo allenatore Fabrizio Fanni conta quindi tantissimo nei tuoi successi?
Direi proprio di sì, è una presenza costante, mi dà sempre i giusti consigli per la mia carriera di atleta.
E la tua società la Tespiense Quartu?
Devo ringraziare molto anche la Tespiense Quartu. Sono molto affezionata anche alla mia società che mi ha aiutato a arrivare a questi livelli così alti di risultati.
Quali saranno i tuoi prossimi obiettivi?
E’ normale che penso a Tokyo, le Olimpiadi saranno fra due anni. Qualificarsi per Tokyo sarà il mio primo obiettivo.
Cento o duecento su cosa pensi di focalizzare la tua carriera?
Io preferisco concentrarmi sui duecento, ma in tanti mi dicono di provare a fare i quattrocento.
Pensi già alle Olimpiadi di Tokyo, cosa vorresti fare in Giappone?
Una finale sarebbe già molto bella, poi una medaglia sarebbe una cosa troppo bella. Essendo molto giovane però di tempo ne avrò, Parigi, Los Angeles, di occasioni ne avrò nella mia carriera di velocista di provare a vincere una medaglia, magari l’oro. E’ il sogno di ogni atleta!
Chi saranno le atlete da battere per te?
Le americane, le giamaicane, anche l’islandese va molto forte. La concorrenza non
mancherà…
Dalia Kaddari sei nata in Sardegna e sei di origini marocchine, quanto sono importanti le tue radici?
Sono sarda e sento molto questa cosa, sono marocchina da parte di mio padre e sento molto le mie radici. Sono stata recentemente a Casablanca a trovare i miei parenti nel mio primo viaggio da sola. Mia madre poi è italiana. Mi sento italiana a tutti gli effetti naturalmente. Si può dire che sono veramente veramente figlia di quest’Italia multietnica che sta cambiando.
Sei iscritta al liceo linguistico e fai anche la modella, quanto contano gli studi e la moda per te?
Ci tengo molto alla scuola, dopo la fine del liceo linguitico vorrei iscrivermi all’università e fare scienze motorie. Per quanto riguarda la moda è più che altro un hobby, un passatempo. Il mio fotografo di fiducia è Franco Lecis Il marchio che preferisco Victoria’s Secret.
Quali sono le passioni, gli hobbies di Dalia Kaddari?
Uscire con gli amici, la fotografia, la moda, ascoltare musica. Sono un po queste le mie passioni, i miei hobbies.
Hai dei sogni che vorresti realizzare?
Naturalmente come ogni atleta vincere una medaglia, magari un oro alle Olimpiadi. Sinceramente però non faccio programmi, preferisco vivere il presente, vivere la vita giorno per giorno. Poi mi piacerebbe anche fare una famiglia, una cosa che fa parte fino in fondo dei miei desideri, dei miei sogni.
(Franco Vittadini)