San Tommaso Becket viene ricordato dalla Chiesa Cattolica il 29 dicembre. Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury è ricordato per il suo martirio e il coraggio di aver voluto difendere l’indipendenza della Chiesa Cattolica dalle mire del re d’Inghilterra Enrico II. La sua vita è stata un susseguirsi di eventi che lo hanno visto non sempre uomo di chiesa, ma anche abile politico, organizzatore del regno, amato e temuto da quel re che lo vorrà morto. Il 29 dicembre si commemora la sua morte avvenuta a Canterbury nel 1170. Nasce intorno al 21 dicembre del 1120 a Londra. Figlio del mercante Becket fu avviato alla carriera ecclesiastica sin da subito. Grazie alle sue capacità in breve tempo fu preso in considerazione dall’allora arcivescovo di Canterbury Teoboldo di Bec. Ma il suo acume e la sua abilità organizzativa lo portarono bene presto ad essere oggetto d’interesse del re Enrico II, il quale lo volle nel suo seguito e lo nominò cancelliere del regno. Il rapporto con Enrico II fu molto ambivalente. Tommaso Becket grazie ai poteri conferitigli si adoperò a rafforzare il regno concentrando il potere nelle mani del reggente a discapito dell’aristocrazia.
LA STORIA DELL’ARCIVESCOVO DI CANTERBURY
Alla morte di Teoboldo, il re decise di nominarlo arcivescovo di Canterbury. Tommaso Becket decise a quel punto di concentrarsi soltanto sul suo voto sacerdotale. Nacquero i primi contrasti con Enrico II, dato che il nuovo arcivescovo si impegnò a mantenere indipendente la chiesa d’Inghilterra dall’influenza del sovrano. Quando Enrico emanò le Costituzioni di Clarendon che limitavano la chiesa d’Inghilterra, Tommaso Becket si oppose strenuamente e fu costretto in esilio in Francia per alcuni anni, mantenendo in ogni caso il suo ruolo di arcivescovo. Alla fine Enrico II decise di riconciliarsi e permise il ritorno di Tommaso Becket a Canterbury. Ma le sue azioni procurarono nuovi dissensi con il re. infatti decise di deporre i vescovi che si erano schierati con la corona suscitando l’ira del re. Il 29 dicembre del 1170 un gruppo di cavalieri si recò a Canterbury per ucciderlo. San Tommaso Becket era stato avvertito di questa spedizione, ma decise di rimanere lì ed affrontare il martirio. Fu canonizzato da Alessandro III nel 1173.
Le commemorazioni in onore di San Tommasso Becket sono molte dato che il culto è presente in numerose città. A Canterbury il 29 dicembre una processione ricorda il martirio del santo, oltre ad essere meta di numerosi pellegrinaggi. Inoltre si festeggia anche nel duomo di Marsala, in Sicilia. Il culto in questa regione, sembra essere stato portato dalla figlia di Enrico II, Giovanna, e la cattedrale eretta nel 1177. A Mottola, in provincia di Taranto, il santo è stato nominato patrono della città e viene commemorato non solo con una processione religiosa, ma anche con una festa che si svolgere il 29 dicembre, nel quel si incontrano eventi di strada, e si conclude con la solenne messa.
Il 29 dicembre vengono ricordati oltre il martirio di San Tommaso Becket, anche i seguenti santi e beati: San Davie, Santa Elisabetta, San Florenzo di Bourges, San Liboso, Beato Francesco Ruiz, Beato Guglielmo Howard e Beato Josè Aparicio Sanz.