L‘amianto in Lombardia continua a seminare terrore con il record di morti per mesotelioma. Si parla di duemila decessi per patologie correlate all’esposizione all’asbesto nel 2017 nella regione con la denuncia che arriva dall’Osservatorio nazionale sull’amianto. L’allarme è preoccupante, tanto che si specifica come ci sia ancora il 33% della presenza totale della fibra killer nel nostro paese. In occasione della presentazione in tribunale a Milano di dati allarmanti ha effettuato la denuncia Ezio Bonanni, presidente appunto dell’Ona. L’organismo ha segnalato una condizione particolarmente a rischio per la Lombardia fin dal 2008, con riferimento particolare alle scuole e alle case popolari presenti a Milano e in tutta la regione. Sono dati sconcertanti che messi in evidenza dovrebbero portare a un’azione di maggior controllo per la serenità dei cittadini italiani e per quelli della Lombardia in particolare.
Amianto Lombardia, 2mila morti nel 2017 per mesotelioma: 5680 casi tra 2000 e 2015
Purtroppo nel 2018 l’amianto continua a mietere vittime, con un nuovo allarme lanciato in Lombardia. I casi di mesotelioma tra il 2000 e il 2015 sono addirittura 5680 proprio nella regione che ha capoluogo Milano. Di questi nella città in questione se ne sono verificati 882 tra centro e hinterland. La cosa più grave è che si tratta di un fenomeno in costante aumento. L’Osservatorio nazionale sull’amianto in questi anni ha supportato i familiari delle molte vittime in tantissimi processi. Insieme al Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro c’è stata una completa unione di intenti. Michele Michelino ha svelato come ci sia ancora il 33% della presenza totale amianto in Italia e anche sei milioni di metri quadri di cui 1.5 di amianto in matrice friabile. C’è dunque per questi necessità di bonifica e smaltimento perché altrimenti continueranno ad esserci persone ammalate e conseguenti decessi.