Sciopero degli insegnanti quest’oggi, venerdì 30 novembre 2018. Per la terza volta nel mese che volge alla conclusione, i docenti depongono penne e libri, per manifestare il proprio dissenso nei confronti del governo. Il cuore dello sciopero si è registrato questa mattina, attorno alle ore 9:30, in quel di Roma. In viale Trastevere, davanti alla sede del ministero dell’istruzione, gli scioperanti hanno esternato le proprie idee, e come riferisce urbanpost.it hanno “gridato” le proprie richieste, a cominciare da una vera quota 100 (in tema di pensioni), nonché l’immissione in ruolo di tutti i posti liberi, le assunzioni per gli Ata, di modo da coprire il fabbisogno nelle scuole, aumenti salariali reali e non di soli pochi euro, l’immissione in ruolo per chi ha almeno 36 mesi di servizio, e molti altri temi che ormai da tempo fanno storcere il naso ai docenti. Piccola curiosità, molti studenti si domandano se la giustificazione sia o meno necessaria per la giornata odierna se hanno deciso di stare a casa, e la risposta è affermativa, nel senso che la decisione di non prendere parte alle lezioni è volontaria. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SCIOPERO 30 NOVEMBRE
Sciopero 30 novembre 2018, scuola: lezioni a rischio, giornata di disagi per le medie e per le superiori. Scuole chiuse in tutta Italia oggi, con il corpo docente sul piede di guerra: in programma una veemente protesta contro le politiche del Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca). Dopo la mobilitazione dell’11 settembre e quella del 12 novembre 2018, insegnanti di ruolo e personale scolastico di ruolo e non scenderanno in piazza per los tato di precarietà e per la scarsa salvaguardia dei diritti dei docenti e debole potere contrattuale. Come sottolinea miuristruzione.it, il blocco delle lezioni sarà decisamente più imponente rispetto agli scorsi scioperi: saranno coinvolti i docenti delle scuole medie e superiori. Ricordiamo che lo sciopero è stato indetto dall’USB Scuola e da altri sindacati, concordi sulle motivazioni della protesta.
SCUOLE CHIUSE, SCIOPERO 30 NOVEMBRE 2018: LE ULTIME NOTIZIE
Una rivolta contro il precariato, che sottolinea l’insoddisfazione del corpo docente nei confronti delle politiche messe in atto dal Ministero dell’Istruzione, ora diretto da Marco Bussetti. Sul sito dell’Unione Sindacato di Base viene sottolineato che il Governo M5s-Lega è chiamato alla “prova finestra”: appuntamento a Roma, in Viale Trastevere, al MIUR dalle ore 10.00 per rivendicare una scuola laica, pubblica, di qualità e senza alternanza con il lavoro gratuito. E ancora: “A Montecitorio alle 10,30 i lavoratori ex LSU ATA per rivendicare finalmente la loro definitiva stabilizzazione dopo decenni di precarietà. Sempre alle 10.00 al MISE si ritroveranno i lavoratori APU, una nuova creatura della precarietà campana, che rischiano a giorni di tornare a casa senza alcuna prospettiva”. USB aggiunge: “Insomma un venerdì di lotta e di manifestazioni che rompe gli indugi e porta in piazza i diritti e le richieste di una combattiva quota di lavoratrici e lavoratori che hanno deciso di sottoporre il governo del cambiamento alla “prova finestra” della soluzione dei problemi reali”. La Capitale ma non solo: previste mobilitazioni in tutta Italia, vi terremo aggiornati.