Luciana Castellina, classe 1929 e ancora tanta voglia di fare, è una politica, giornalista e scrittrice italiana di estrema sinistra. Questa sera si presenta a Le ragazze, il programma di Rai 3 condotto da Gloria Guida e dedicato a quelle donne di cui lei è rappresentante. Donne forti, attive nella società e in politica, che negli anni della dittatura hanno avuto il loro exploit. Luciana fu addirittura compagna di classe di Anna Maria Mussolini. Nel 1947, quasi per reazione, s’iscrisse al Partito Comunista, facendosi anima del movimento contestatore fino alla nascita del Manifesto. Il suo racconto si snoda attraverso gli anni del dopo-fascismo, di quella guerra civile tra Quaranta e Cinquanta passata in sordina sui libri di storia.
Chi è Luciana Castellina
Luciana Castellina nasce a Roma da Gino e Lisetta Liebman, ebrea originaria di Trieste. Frequenta il liceo Tasso della Capitale e si laurea in legge alla Sapienza. Il 1947 è l’anno del suo ingresso in politica: la scintilla scocca al Festival della Gioventù di Praga, che la porta a maturare una profonda coscienza diplomatica. Dopo l’università diventa funzionaria della Fgci e direttrice del settimanale Nuova Generazione. Nel ‘62 passa a Il Paese, che lascia un anno dopo per il lavoro a Botteghe Oscure. Diversi gli arresti subiti, tutti nell’ambito di cortei e insurrezioni popolari. Nel ‘67 viene fermata ad Atene ed espulsa dal Paese in occasione del colpo di stato dei colonnelli. Nel 1970, il Pci la radia insieme ai fondatori del Manifesto. Tempo dopo avviene la sua elezione nella lista Democrazia Proletaria nel Lazio, a Roma e – infine – alla Camera dei Deputati. Seguiranno tre nuovi incarichi, di cui uno al Parlamento Europeo. Dopo lo scioglimento del Pci, Castellina approda a Rifondazione Comunista, per poi abbandonare a causa dei contrasti con Bertinotti. Recentemente è stata proposta da Sel in qualità di Presidente della Repubblica.