Rosa Oliva de Conciliis è una delle protagoniste de Le ragazze, il programma condotto da Gloria Guida in onda stasera su Rai 3. La sua storia è alquanto singolare, almeno per una donna della sua età. Rosa si laurea in un’epoca in cui è raro, per le ragazze, portare a termine gli studi universitari. Quando scopre che alcune carriere pubbliche sono precluse alle donne, comincia la sua battaglia a favore dei diritti civili. La lotta si consuma persino tra i banchi della Corte Costituzionale: Rosa arriva a impugnare un decreto, e la sua fatica, alla fine, viene ripagata. Nel 2010, l’allora Presidente Giorgio Napolitano le conferisce l’onorificenza di Grande Ufficiale. In quello stesso anno riceve il premio Minerva per l’uguaglianza di genere. Dieci anni prima aveva già incassato la targa della Società Scientifica Clinici del Dolore-S.I.C.D.
Rosa Oliva de Conciliis: la sua storia a Le ragazze
Il ricorso di Rosa Oliva de Conciliis rimarrà nella storia. Fu il professor Costantino Mortati a incoraggiarla in quel senso, facendole ottenere, per lei e per le donne dell’epoca, l’importante sentenza n. 33 del 13 maggio 1960. Fu la prima e la più importante tra le disposizioni in materia di parità. La sua vittoria le permise di accedere a un incarico pubblico nell’amministrazione finanziaria. Dopo un matrimonio e due figli (Nicola e Gabriele), è tornata al lavoro come commissario regionale dell’Ipab. In seguito ha aperto La casa degli zii, rifugio di bambini e bambine anche neonati. Nel suo cv annovera l’esperienza da consulente giuridica per Camera e Senato. Nel 1999 diventa segretario particolare del sottosegretario, prima all’Interno e poi alla Sanità.
I progetti in corso
Rosa Oliva de Conciliis è altresì impegnata nel sociale e nelle cause ambientali. Fervente attivista, partecipa a dibattiti in scuole e università. Dal 2006 è curatrice (nonché fondatrice) dell’associazione Aspettare stanca, parafrasi del più celebre Lavorare stanca di pavesiana memoria. Dulcis in fundo, la Rete per la parità, associazione di promozione sociale a garanzia della sentenza 33/1960. Coordina infine il gruppo di lavoro per l’obiettivo 5 – Parità di genere dell’Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile).