Boccia (Confindustria):“Potremmo tornare alla crisi“. È un allarme in piena regola quello lanciato oggi da Vincenzo Boccia, presidente degli industriali, intercettato dei cronisti prima del convegno di Piccola Industria di Confindustria a Bologna. Commentando i numeri dell’Istat sull’andamento del Pil nel terzo trimestre dell’anno (che ha fatto registrare il segno meno per la prima volta da quattro anni a questa parte, ndr) e sulla disoccupazione in Italia, Boccia è stato drastico:”Potremmo ritornare alla crisi. I dati ci dicono che ci stiamo avviando ad una fase di decrescita che tutto è tranne che felice. Non so chi fa felice questa decrescita, noi no“. Come riportato dall’Huffington Post, Boccia ha ammesso:”Purtroppo sono preoccupato. Sono dati che sul medio termine non possono farci bene. Dobbiamo aprirci ai mercati, siamo un grande Paese esportatore“.
CONFIDUSTRIA, BOCCIA:”VEDIAMO CONFUSIONE, MANOVRA DA RIEQUILIBRARE”
Le parole pronunciate da Vincenzo Boccia non possono non essere interpretate come una tirata d’orecchie nei confronti dell’esecutivo Lega-M5s. Il concetto diventa chiaro quando il capo di Confindustria spiega:”Dobbiamo riequilibrare la manovra dal punto di vista dell’offerta, lo stiamo dicendo da tempo, ma vediamo che nessuno ci ascolta. Speriamo che questi dati facciano riflettere la politica e il governo del Paese“. Da parte di Boccia sembra arrivare anche una bocciatura nei confronti del reddito di cittadinanza: “I posti di lavoro non si creano con l’assistenza, si creano abbassando il cuneo fiscale e facendo una grande piano di inclusione per i giovani e il Paese a partire dal Mezzogiorno“. Scetticismo viene espresso anche su come il governo sta gestendo la partita delle grandi opere:”Vediamo un paese un po’ in confusione. Non si dovrebbe discutere sui cantieri da chiudere. Se si vuole puntare sulla crescita, bisogna aprire tutti cantieri possibili“.