Un furto senza vergogna a Catanzaro, dove una banda di rapinatori ha colpito un centro di solidarietà. Come nei film, hanno fatto un buco nel muro e hanno preso una cassaforte. Non era però quella di un caveau di una banca: sono entrati nel posto in cui un ente no profit dedicato al disagio e all’emarginazione giovanile custodiva le carte di credito, i risparmi e i telefonini dei ragazzi che ospita. Il furto, come riportato da La Repubblica, è avvenuto ieri notte. Allibiti i responsabili del Centro di Solidarietà Calabrese di Santa Maria, a Catanzaro. La struttura accoglie e favorisce il reinserimento sociale di persone in difficoltà come donne vittime di violenza, tossicodipendenti, alcooldipendenti, immigrati, giovani disagiati e famiglie. Isa Mantelli, presidente del Centro, parla di «un’azione ben congegnata», oltre che di un «gesto inqualificabile». Sicuramente non è inedito: l’episodio si è verificato a due anni di distanza da un furto analogo, spiegano i dirigenti dell’associazione.
CATANZARO, FURTO NEL CENTRO DI SOLIDARIETÀ
Persone non ancora identificate hanno praticato un buco sulla parete esterna dell’edificio che ospita il Centro di Solidarietà Calabrese del quartiere Santa Maria, sono entrati nella zona dell’infermeria e hanno portato via la cassaforte al cui interno erano conservati diversi beni e risparmi. L’episodio è stato reso noto dai dirigenti dell’associazione di volontariato. «Un fatto molto grave perché colpisce una struttura di servizio che svolge, da oltre trent’anni, un lavoro particolare e delicato sul territorio. Un gesto inqualificabile che segna sensibilmente quanti di noi vivono, ogni giorno, i problemi dei nostri ragazzi che avrebbero bisogno di segnali positivi dalla società civile, che li aiutino a superare i momenti di difficoltà», ha detto la presidente del Centro, Isa Mantelli, come riportato da Calabrianews. Ora l’associazione confida nel lavoro delle forze dell’ordine e degli inquirenti affinché individuino e assicurino alla giustizia i responsabili di questo fatto criminoso avvenuto a Catanzaro.