Renzo Arbore è senza ombra di dubbio il più grande protagonista della radio e della televisione dal dopoguerra a oggi, anche se purtroppo si è ritirato da entrambi i mondi da molto tempo. Ha infatti dichiarato più volte che la televisione di oggi non gli piace, e ha ragione, e preferisce girare il mondo a suonare con la sua Orchestra Italiana, dal Giappone agli Stati Uniti. Ma adesso, sorpresa, ha deciso di fare uno strappo alla regola e tornerà al piccolo schermo con un varietà, anche se solo di due puntate (la prima il 12 dicembre alle ore 21.05 su Raidue), “Guarda… stupisci ch’è ridotto quest’uomo per te”. Con lui ci saranno tra gli altri ospiti come Gigi Proietti, Nino Frassica e Tullio De Piscopo e si tratterà, come spiega lui in una intervista al giornale Di più “di un omaggio alla grande tradizione napoletana, quella umoristica spensierata”. Pugliese di origine, Arbore è infatti napoletano di adozione, Ci sarà anche un ricordo di Massimo Troisi, con Lello Arena e Enzo Decaro, annuncia.
GLI OSPITI
“E’ un varietà che fa rivivere la canzone umoristica napoletana, brani come Io mammetta e tu, Chellalà, O’ saracino, ‘A cammesella e A’ Tazza di caffè fra le altre, tutti brani di autori leggendari come Modugno, Murolo, Carosone” spiega. Brani noti in tutto il mondo, che, dice, quando ci troviamo in Giappone o a New York il pubblica canta con noi. Il titolo del programma è il verso di un’altra canzone umoristica napoletana, Agata. La presenza di Frassica, che Arbore lanciò al successo, è spiegata con il fatto, dice, “che è come un fratello, non abbiamo neanche di scrivere le battute sul copione”. Lo spettacolo sarà registrato in uno studio napoletano che ha le sembianze di una grande aula universitaria, il pubblico è composto solo di ragazzi tra i 18 e i 30 anni, saranno i loro studenti. Comprenderà filmati di repertorio della Rai e ospiti come Tullio De Piscopo, Marisa Laurito, Enzo Decaro e Lello Arena che con Massimo Troisi formavano il trio La smorfia. Ma anche ospiti non napoletani come Gigi Proietti, Montesano, Teo Teocoli.