Una delle vittime dell’incidente sulla Salaria, dove una cisterna è esplosa ieri, non è stata ancora identificata. Sarà necessario l’esame del Dna per identificare il cadavere, trovato completamente carbonizzato. A tal proposito ieri sera è arrivata una telefonata a Chi l’ha visto, il programma di Rai3. Una donna di nome Barbara ha chiamato per denunciare la scomparsa di un suo familiare, Andrea, che presumibilmente poteva trovarsi nella zona di Borgo Quinzio, dove nel primo pomeriggio di mercoledì è avvenuta l’esplosione che ha interessato un’area di servizio dell’Ip provocando la morte di due persone e il ferimento di altre 18. «Non abbiamo più notizie di Andrea, ha una Opel Corsa nera vecchio modello», ha dichiarato la donna. Inoltre, ha spiegato di aver provato a chiamare ripetutamente il numero di cellulare del parente, senza però ottenere risposta. Stando a quanto riportato dal Corriere di Rieti, potrebbe trattarsi di Andrea Maggi, un ragazzo di Fare Sabina che ieri intorno alle 14 transitava nell’area dove è avvenuto il disastro. (agg. di Silvana Palazzo)
CAMIONISTA SOTTO CHOC “FATTO TUTTO COME SEMPRE”
Parla per la prima volta il camionista dell’autocisterna da cui si è originato il primo incendio ieri pomeriggio e poi la seconda devastante esplosione: «Ho fatto tutto come sempre, come in ogni operazione. Non so cosa sia potuto accadere», spiega l’uomo, 45enne, distrutto e sotto choc per quanto successo ad un metro da lui e che ha portato purtroppo alla morte di due persone. Fa questo lavoro da oltre 20 anni, ogni giorno impegnati a trasportare benzina in diversi distributori di gasolio e carburanti di tutto il Lazio: quando ieri, come ogni giorno, ha collegato i tubi tra l’autocisterna e il distributore sembrava che non ci fosse nessun problema. Si è allontanato per andare a prendere un caffè quando poi però si rende conto della fuoriuscita del gasolio: «Ho visto la nebbiolina di gas alzarsi e ho sentito il sibilo ma avevo terminato tutte le operazioni, non capisco cosa sia successo». A quel punto dà l’allarme ma ormai è troppo tardi: «Chiamate i vigili del fuoco, sbrigatevi», riporta il Messaggero dei momenti concitati in quel distributore sulla Salaria. Poi si spostano, si allontanano sulla collinetta lì vicino e assistono all’incredibile devastazione: una scena che difficilmente scorderanno per il resto della loro vita. (agg. di Niccolò Magnani)
PROBABILE ERRORE UMANO: APERTA INCHIESTA
L’esplosione avvenuta nel distributore di benzina di Rieti, potrebbe essere stata causata da un errore umano. «La dinamica è in fase di ricostruzione – spiega Fabio Dattilo, capo dei vigili del fuoco, come scrive stamane Il Messaggero – qualcosa è andato storto nel riempimento del serbatoio fisso dall’autocisterna. Dall’incendio si è poi verificata l’esplosione che ha spostato l’autocisterna». La procura di Rieti ha aperto un fascicolo sequestrando anche l’area del distributore, e non è da escludere che nei prossimi giorni possano finire sotto indagine l’autista del mezzo, un 45enne italiano che stava appunto trasbordando il gpl dall’autocisterna al distributore, nonché il titolare dell’impianto di rifornimento, con le accuse di omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo. Intanto la Salaria resterà chiusa anche per la giornata odierna, visto che gli inquirenti dovranno proseguire ad esaminare la zona interessata, e nel contempo, bisognerà metterla in sicurezza e ripulirla dai numerosi detriti rimasti sull’asfalto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VITTIME DI RIETI: SERVE IL TEST DEL DNA PER RICONOSCERNE UNA
Sono due le vittime causate dall’esplosione del distributore di carburante in provincia di Rieti, precisamente a Borgo Quinzio, sulla Salaria. La prima vittima era un pompiere non in servizio, Stefano Colasanti, mentre per la seconda bisognerà attendere il test del dna per risalire all’identità, visto che il corpo è stato ritrovato semi-carbonizzato, e sbalzato decine di metri lontano da dove è avvenuta la deflagrazione. Oltre alle due vittime vi sono 18 feriti, di cui almeno 6 che versano in gravi condizioni. Una doppia esplosione beffarda quella che si è verificata nel pomeriggio di ieri, visto che dopo un primo incendio verificatosi durante il travaso di carburante dall’autocisterna alla pompa, si è verificata una seconda esplosione proprio mentre i vigili del fuoco erano al lavoro per spegnere le fiamme, e nel contempo vi erano gli uomini del 118 intenti a prestare soccorso. Una seconda deflagrazione che è stata devastante e che ha investito in pieno le due vittime, nonché un’altra ventina di persone, causando appunto alcuni feriti gravi. La procura di Rieti ha aperto un’inchiesta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ESPLOSIONE A RIETI: IL RICORDO DEGLI AMICI DEL POMPIERE MORTO
“E’ morto perché prima per noi vengono gli altri“. Raccontano così, commossi, i colleghi e gli amici di Stefano Colasanti, il vigile del fuoco 50enne che ha perso la vita nella terribile esplosione della pompa di benzina a Rieti, sulla via Salaria. Colasanti era un vigile del fuoco esperto, non era in servizio al momento dell’incidente ma, trovandosi nelle vicinanze, era accorso per cercare di portare aiuto in base alla sua esperienza che era profonda per casi del genere. “Lui faceva il morto durante la simulazione dei soccorsi per l’esplosione di una cisterna di Gpl,” raccontano gli altri colleghi pompieri: ma nonostante fosse preparato ad un’eventualità del genere, Colasanti non ha potuto ripararsi dalla terribile esplosione che ha ucciso anche un’altra persone e ne ha ferite altre diciassette, delle quali almeno tre in gravi condizioni. (agg. di Fabio Belli)
IN 3 IN GRAVI CONDIZIONI
Il bilancio è di 2 morti e 17 feriti, di cui 3 in condizioni gravi: una tragedia enorme quella di Rieti, con l’esplosione e l’incendio in una stazione di servizio che ha colpito la Salaria. La politica si è stretta attorno ai familiari delle persone colpite dal dramma, a partire dal ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Un pensiero commosso alle famiglie che stanno soffrendo e un grazie, per l’ennesima volta, agli eroici soccorritori». Queste le parole di Giorgia Meloni: «Sconvolgenti le immagini che arrivano dall’area di servizio di Borgo Quinzio in provincia di Rieti. Da Fratelli d’ItaIia cordoglio e vicinanza ai feriti e alle famiglie delle vittime, tra cui un vigile del fuoco, e un grazie di cuore ai soccorritori per il loro lavoro eroico». «Mi stringo al dolore delle famiglie delle vittime e dei feriti coinvolti nell’esplosione a Rieti. Sono con voi», così su Twittter Beppe Grillo, seguito dal leader M5s Luigi Di Maio: «Tutta la mia vicinanza alle famiglie delle vittime di Rieti e ai 17 feriti. Un pensiero particolare per i pompieri che erano lì a domare l’incendio e per gli operatori del 118 che stavano prestando soccorso». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
TRA LE VITTIME UN POMPIERE-EROE
Emergono ulteriori dettagli in merito all’esplosione avvenuta quest’oggi a Rieti, sulla strada Salaria, nei pressi di Borgo Quinzio. Come riferito poco fa dall’edizione online di TgCom24, il bilancio attualmente è ancora fermo a due morti e 17 feriti, di cui tre in gravi condizioni. Le vittime sono un pompiere (il 50enne Stefano Colasanti, in servizio presso il distaccamento di Poggio Mirteto) e un automobilista di cui al momento non si conosce ancora l’identità, mentre le persone attualmente ricoverate in ospedale sono gli addetti del distributore, i soccorritori del 118 e i vigili del fuoco. Il pompiere deceduto non faceva parte della squadra di soccorsi, ma si stava dirigendo a Roma quando ha visto l’incendio e si è fermato per dare una mano. Sulla vicenda si è espresso il questore di Rieti, Antonio Mannoni, che ha ammesso: «L’esplosione è partita da un’autocisterna che stava scaricando gpl nell’area di servizio. C’è stato un primo incendio e mentre i vigili del fuoco e il 118 stavano operando è avvenuta una violentissima esplosione. Le vittime sono un pompiere e un civile che si trovava nei pressi del distributore ed é stato investito dall’esplosione». Più in basso potete trovare il video con le immagini del distributore distrutto dopo l’esplosione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RIETI: DUE MORTI E 17 FERITI DOPO ESPLOSIONE
Arrivano aggiornamenti in merito alla tremenda esplosione in provincia di Rieti, che ha provocato due morti e diversi feriti. Giuseppina Testoni, inviata di Rai News 24 sul posto, ha parlato così ai microfoni de La Vita in Diretta: «Vigili e polizia sono ancora al lavoro, la carcassa del tir che trasportava carburante è stata sbalzata di una decina di metri dal distributore, così come un mezzo del vigili del fuoco». Due, come detto in apertura, le vittime: «Una era un vigile del fuoco – ha proseguito Giuseppina – intervenuto per domare le fiamme: i pompiere sono stati infatti chiamati per sedare un primo incendio, ma una volta arrivati sul luogo si è verificata una seconda esplosione che i residenti definiscono quasi un terremoto. Coinvolto anche un civile che si trovava a bordo della sua auto». I feriti sono circa 17 tutti ricoverati in diversi ospedali della capitale, fra il Policlicno, il Sant’Andrea, e il Sant’Eugenio. La strada Salaria al momento è bloccata fra il chilometro numero 38 e il 41 in entrambe le direzioni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ESPLOSIONE A RIETI: MORTI E FERITI
«Ci sono morti» riporta Il Messaggero a proposito dell’esplosione registrata a Rieti, in un distributore di benzina sulla Salaria: il Corriere della Sera sottolinea che sarebbero due le vittime, con il numero dei feriti fermo a quindici. Deceduti un vigile del fuoco e un passante secondo le primissime testimonianze da Borgo Quinzio, con la strada che è stata chiusa al traffico per permettere l’intervento dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118. L’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ha commentato: «Il Piano per il maxi afflusso di feriti negli ospedali è scattato immediatamente – spiega a Il Messaggero – Sul posto sono operativi 8 mezzi del 118 tra ambulanze e automediche e 3 elicotteri per il trasporto dei feriti. È stato allertato il Centro grandi ustioni del Sant’Eugenio e i Dea di II livello della capitale. Tra i feriti vi sono alcuni soccorritori del 118 con ustioni al volto. È stata istituita l’Unità di Crisi presso l’Ares 118 di Roma. Siamo in stretto contatto con i soccorritori giunti immediatamente sul posto». Questo l’aggiornamento dei VVF: «Sette #vigilidelfuoco coinvolti nell’esplosione del distributore di carburanti sulla #Salaria. Operazioni in corso, altre otto le persone che risulterebbero coinvolte». Sul posto è giunto anche il questore di Rieti Antonio Mannoni: attesi aggiornamenti. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ESPLOSIONE RIETI, INCENDIO SCATENATO DA AUTOCISTERNA
Rieti, esplosione in un distributore sulla Salaria: almeno 15 i feriti, tra cui vigili del fuoco e soccorritori. A poche ore di distanza dal dramma di Modena, all’altezza del chilometro 39 della Salaria si è verificata un’esplosione, seguita da un vasto incendio: secondo le prime informazioni, come sottolinea Il Messaggero, sono almeno 15 le persone rimaste lesionate, tra cui anche alcuni pompieri e soccorritori. In seguito alla deflagrazione, un’autocisterna piena di liquido infiammabile ha preso fuoco, dando vita a un pericoloso rogo. Sul posto stanno intervenendo numerose squadre dei vigili del fuoco, come annunciato su Twitter: il distributore si trova in direzione Roma, all’altezza di Borgo Quinzio.
ESPLOSIONE RIETI: ALMENO 15 FERITI
Come dicevamo, sul posto stanno giungendo i pompieri per tentare di sedare le fiamme e mettere in sicurezza la zona. Il Messaggero sottolinea che la Salaria è stata momentaneamente chiusa al traffico e la circolazione deviata sulla vecchia Salaria. Nelle vicinanze del distributore di benzina è stata sentita una forte esplosione, che ha gettato nel panico i residenti. Alcuni testimoni, che transitava in auto al chilometro 39, hannoe videnziato di aver avvertito una vampata di caldo. Non ci sono aggiornamenti sulle condizioni delle persone rimaste ferite: sul posto anche il 118. Di seguito il video di quanto accaduto