IPSOS (1 DICEMBRE): MANOVRA, PER IL 29% C’È IL RISCHIO DEBITO PUBBLICO
A domanda secca, “Tra questi giudizi sulla manovra presentata, lei quale condivide maggiormente… ?” i sondaggi politici di Ipsos hanno proposto 4 diverse risposte da “scegliere” per gli elettori intervistati. Ebbene, nonostante il Governo gialloverde vede crescere sempre più il consenso – in maniera più forte la Lega, in modo più lento e “collassato” il Movimento 5 Stelle – gli elettori si dicono preoccupati dalla Manovra Economica in votazione proprio questi giorni in Parlamento Il 12% ritiene che quella di Salvini e Di Maio «è una manovra che riduce le disuguaglianze economiche», mentre il 13% sostiene come la manovra sia invece un netto favore all’assistenzialismo, specie per le proposte su Reddito di Cittadinanza. Il 19% invece risponde «è una manovra che dà impulso alla crescita economica», mentre il 29% si dice altamente preoccupato perché la Legge di Bilancio fa crescere il debito pubblico (oltre che lo spread) e spaventa i mercati e gli investitori. Dato preoccupante, ma in termini di comunicazione e interesse civico, il 27% non ha minimamente idea di cosa contenga o cosa sia la Manovra Economica.
INDEX (28 NOVEMBRE): LEGA AL 34,5%, CROLLO M5S
Il Governo vola, almeno nella sua parte leghista, Salvini trionfa nei sondaggi politici anche d’inizio dicembre ma viene bocciato sulla Manovra di Bilancio: o meglio, non si ritiene che l’attuale congiuntura economica possa migliore nel 2019, nonostante finora la fiducia nel Governo sia tutto sommato in rialzo (al netto delle difficoltà interne tra Lega e M5s). Se si osservano i dati dei sondaggi Index dello scorso 28 novembre, fa impressione vedere la forbice aumentata ancora tra Salvini e il Movimento 5 Stelle, che teoricamente ha il doppio dei seggi in Parlamento: il 34,5 ad oggi premia la Lega, mentre Di Maio crolla al 25% dopo il caso-Le Iene e le difficoltà della base nella costante alleanza con la destra salviniana. Dando poi uno sguardo agli altri partiti, il Pd in piena crisi di identità non cresce più e resta al 17,5%, mentre Forza Italia non si ferma addirittura sotto il 10% al 7,3% dei consensi su base nazionale.
INDEX (28 NOVEMBRE): CRISI ECONOMICA, L’82% NON CREDE NELLA MANOVRA
Per quanto riguarda i partiti più piccoli, i sondaggi politici di Index premiano il movimento di Giorgia Meloni al 4%, mentre boccia l’ex Leu (oggi Articolo Uno-Mdp) all’1,8%, superati anche da Potere al Popolo (al 2,1%) e da +Europa al 2,3% su base nazionale. È interessante però osservare come gli stessi partiti, con i diversi stati attuali – una Lega che sfiora il 35% e un Movimento 5 Stelle in netto calo – abbiano il medesimo “giudizio” degli elettori in merito alla Manovra Economica in votazione in questi giorni in Parlamento. Alla domanda «lei pensa che la sua situazione economica migliorerà nel 2019?», chi si fida dell’attuale Legge di Bilancio è solo l’8,3%. La stragrande maggioranza degli elettori intervistati non crede che le condizioni possano migliorare, né con la Riforma della Quota 100 e nemmeno con gli sgravi e il Reddito di Cittadinanza: l’82,9% si schiera “contro” la Lega-M5s e l’impianto economico della futura Manovra economica.