Quella che inizierà domani sarà una settimana lunghissima per Eusebio Di Francesco. Il tecnico della Roma avrà infatti sette giorni di tempo, quindi la sfida inutile di Champions contro il Viktoria Pilzen, e la gara contro il Genoa in programma il 16 all’Olimpico di Roma, per dimostrare di valere la panchina capitolina, altrimenti, sarà esonero. Già si fanno i nomi dei possibili sostituti dell’ex Sassuolo, a cominciare da Vincenzo Montella, ex allenatore ed ex calciatore della Lupa, al momento in cerca di una sistemazione dopo il doppio licenziamento da Milan e Siviglia. L’aeroplanino ha voglia di tornare fin da subito in panchina, e soprattutto, di dimostrare che i rossoneri si sbagliavano. Come dimenticarsi poi di Paulo Sousa, ex allenatore della Fiorentina che in un passato non troppo lontano ha fatto sapere che allenerebbe senza problemi la Lupa, facendo tra l’altro irritare proprio Di Francesco. Vi sarebbero poi alcune voci incontrollate riguardanti Antonio Conte, ma il salentino ha detto no al Real Madrid e di conseguenza sembra improbabile che possa accogliere la spinosa proposta romana. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DI FRANCESCO A RISCHIO
Traballa pericolosamente la panchina di Eusebio Di Francesco dopo il pareggio suicida della Roma nella gara contro il Cagliari: un pareggio per 2-2 maturato negli ultimi minuti di gara, un vantaggio di due reti lapidato nonostante una superiorità numerica di due uomini. E se il tifo giallorosso è caldo, spazientito, desideroso di voltare pagina e sui social invoca l’arrivo in panchina di Antonio Conte, diverso è lo stato d’animo del presidente Pallotta. Secondo La Gazzetta dello Sport, forse per la prima volta, filtra fortissima l’irritazione del numero uno giallorosso dagli Usa. Lo stesso Pallotta che fino a pochi giorni fa aveva ribadito tutta la sua fiducia all’allenatore adesso sembra seriamente tentato dal cambio in corsa, stanco di figuracce e prestazioni kamikaze come quella odierna contro i sardi. Sarà una notte di riflessione, forse l’ultima per Di Francesco da allenatore della Roma…(agg. di Dario D’Angelo)
ESONERO DI FRANCESCO, ROMA SUICIDA A CAGLIARI
È più o meno da inizio stagione che si rincorrono le voci su un possibile esonero di Di Francesco da allenatore della Roma, ma il tecnico giallorosso non è stato forse così vicino all’addio come dopo il pareggio contro il Cagliari. Una partita dominata per larghi tratti dai capitolini, protagonisti nei minuti finali di un clamoroso harakiri che potrebbe costare la panchina all’ex Sassuolo. La Roma aveva chiuso il primo tempo sul 2-0 grazie al gol in avvio di Cristante, trovando il raddoppio con Kolarov pochi minuti prima dell’intervallo. Sembrava dunque filare tutto liscio per i giallorossi, in più di un’occasione vicinissimi al gol del tre a zero. Poi il gol di Ionita che ha riaperto i giochi all’84’, il match che si incattivisce dopo le espulsioni a tempo scaduto di Ceppitelli e Srna e al 94′ lo scivolone di Manolas che apre la strada al 2-2 di Sau. Oltre che ad un possibile esonero di Di Francesco…
DI FRANCESCO, LA FIDUCIA DI PALLOTTA
Non si può dire che la fiducia della società Roma sia venuta a mancare nei confronti di Eusebio Di Francesco in questo avvio di stagione complicato soprattutto in campionato. Proprio qualche giorno fa, intervistato dal Corriere dello Sport, il presidente Pallotta aveva fatto ancora una volta da scudo nei confronti nel mister, attribuendo il flop di risultati ai giocatori:”Eusebio è sempre stato al sicuro. La responsabilità dei risultati di questa stagione non è sua. Dipende dai calciatori esprimersi secondo le proprie potenzialità. Di Francesco può fare bene il suo lavoro ma non va in campo“. Da capire se questo inatteso scivolone cambierà qualcosa nelle valutazioni della società. Da parte sua Di Francesco, intervistato da Sky Sport, ha dichiarato: “Mi devo prendere le mie responsabilità, sono veramente amareggiato perché avevamo la partita in mano: eravamo 11 contro 9 e non si può prendere gol a 30 secondi dalla fine“.