È bufera per un presepe pro migranti allestito ad Acquaviva delle Fonti (Bari), in Puglia. Per Natale 2018 è stato allestita in piazza una rappresentazione singolare della Natività: san Giuseppe e la Madonna sono raffigurati da due migranti che rischiano di affondare in un mare di bottiglie di plastica. Inoltre, al centro della Sacra Famiglia c’è un Bambin Gesù di colore, adagiato su un salvagente al posto della tradizionale mangiatoia. Solo un mare di reti rosse circonda il quadretto familiare. Questa scelta del Comune di Acquaviva sta creando scalpore anche a livello nazionale. È stata infatti definitiva una provocazione con un messaggio troppo “immigrazionista”. L’installazione è accompagnata da un cartello che recita: “Il bambino nasce nel mare, dove con Giuseppe e Maria, profughi, non accolti da nessuno vive l’esperienza che molti migranti affrontano nel nostro Mar Mediterraneo. E il mare di plastica a fare da sfondo alla Natività è un grido dall’allarme contro l’inquinamento”.
ACQUAVIVA, BUFERA SUL PRESEPE PRO MIGRANTI
Il presepe pro migranti di Acquaviva è stato realizzato dal comitato Feste patronali e con il sostegno dell’amministrazione comunale. Non sono mancate le polemiche, ma il sindaco Davide Carlucci ha commentato con toni altrettanto duri. «Vi sarebbe piaciuto vietare questa installazione, vi sarebbe piaciuto dare sfogo ai vostri pruriti fascistoidi: “Questo non si fa, questo non si può..” E invece no. Ad Acquaviva c’è ancora la libertà, c’è ancora la democrazia. Fatevene una ragione!». Anzi le polemiche scaturite sono per il sindaco di Acquaviva, come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, il segnale che la decisione è stata giusta. «Quando l’arte fa scandalo e quando anche il messaggio religioso è (per dirla con don Tonino Bello) “scandaloso” vuol dire che l’obiettivo è stato raggiunto». Questa iniziativa comunque si colloca all’interno di una serie di eventi organizzati per celebrare il Natale nel paese: il “Natale Acquavivese” è cominciato ieri e si concluderà il 6 gennaio.