L’Esame Avvocato 2018 è partito ufficialmente con la redazione del parere civile. Oggi è cominciata la tre giorni di prove scritte dell’esame per l’abilitazione alla professione forense. Domani gli aspiranti avvocati dovranno affrontare quello di diritto penale, per poi concludere con la redazione dell’atto giudiziario. Per quanto riguarda la soluzione della prima traccia, una delle sentenze di riferimento è la n. 2161 del 3 febbraio 2005 che ha ad oggetto l’istituto dell’usucapione e della trascrizione ai fini dell’opponibilità dell’acquisto di un immobile. Qui si sancisce la prevalenza degli acquisti a titolo originario. Secondo Money.it, la sentenza di riferimento per la seconda traccia, che come oggetto aveva i debiti di gioco, è quella pronunciata dalla Corte di Cassazione, sezione III Civile, il 2 aprile 2014, cioè la n. 7694 di quest’anno. Di seguito le tracce delle prove. (agg. di Silvana Palazzo)
DOVE VEDERE RISULTATI
Dopo la prima, siamo anche in grado di fornirvi la seconda traccia della prova per il parere di diritto civile: ormai sono tutte concluse le prove per l’Esame Avvocato e ci si prepara per la giornata altrettanto intensa di domani, con il parere di diritto penale che attende i tantissimi candidati aspiranti professionisti. Ricordiamo che i risultati non hanno tempistiche brevi: per sapere come sono andate le tre prove scritte bisognerà attendere il giugno 2019 quando sui portali online delle Corti d’Appello saranno pubblicati tutti i risultati degli scritti e le eventuali ammissioni alle prove orali. Ecco invece il testo integrale della seconda traccia civile, tutta imperniata su una richiesta di debito causato da una partita a poker: «Tizio gioca una partita a poker con quattro sconosciuti, nel corso della quale viene bevuta da tutti una consistente quantità di whiskey. All’esito della mano finale, Tizio perde l’importo di euro 1.000 in favore di Caio. Non avendo con sé tale importo, chiede ed ottiene 24 ore di tempo per saldare il debito ma non riesce a procurarsi la somma necessaria. Pertanto, dietro pressioni di Caio e degli amici di quest’ultimo che avevano partecipato alla partita, sottoscrive una dichiarazione con la quale promette il pagamento della vincita a Caio entro le successive 48 ore. Dopo aver pagato la somma, però, Tizio si rivolge al proprio legale rappresentando che gli altri giocatori avevano barato al gioco e che la promessa di pagamento gli era stata estorta dietro minacce di gravi ripercussioni alla propria integrità fisica. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga motivato parere esaminando le questioni sottese al caso ed individuando le varie possibilità di tutela offerte dall’ordinamento».
IL TESTO DELLA PRIMA TRACCIA
Mentre la maggior parte degli aspiranti avvocati stanno concludendo la prima prova dell’Esame 2018, emergono i testi delle due tracce presentate ai candidati dalle Commissioni esaminatrici. Nello specifico, secondo quanto riportato dai colleghi di TPI, la prima traccia della prima prova vedeva al centro del parere civile un proprietario di un immobile che si vede “soppiantato” da un altro soggetto nella propria casa al mare. La richiesta è quella di redarre un parere civile assunte le vesti del proprietario dell’immobile: ecco dunque il testo ufficioso circolato su social e raccolto poi dal portale The Post Internationale. «Tizio, residente nel comune di Alfa, è proprietario di un immobile denominato “Villa Adelaide”, sito nella nota località balneare del comune di Beta. L’abitazione è però stabilmente occupata da Caio, il quale ne ha preso possesso a partire dal gennaio del 1980, allorché Tizio ha smesso di recarsi nell’immobile in occasione delle vacanze. In data 6 ottobre 2009, Tizio aliena “Villa Adelaide” all’amico di vecchia data Sempronio – che conosceva l’immobile per esservisi spesso recato durante le vacanze estive fino all’anno 1979 – e ne riceve il pagamento del corrispettivo di euro 120.000. Sempronio, dopo aver proceduto alla trascrizione dell’atto di vendita in data 20.10.2009, si reca nel Comune di Beta per prendere possesso dell’immobile ma vi trova Caio, che gli nega l’accesso. Successivamente il Tribunale di Beta, con sentenza passata in giudicato in data 4 luglio 2011, dichiara Caio proprietario di Villa Adelaide per usucapione, in virtù del possesso protrattosi per venti anni alla data del 20 gennaio 2000. La causa era stata introdotta da Caio contro Tizio (rimasto contumace) con atto di citazione notificato in data 10.3.2009. Tizio dunque, preoccupato per le rivendicazioni di Sempronio in relazione alla compravendita dell’immobile, si reca dal proprio avvocato per un consulto. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga motivato parere esaminando tutte le questioni sottese al caso».
LA PRIMA PROVA: PARERE DI DIRITTO CIVILE
È scattata questa mattina la prima prova dell’Esame di Avvocato 2018, con la traccia di parere civile che come sempre inaugura la tre giorni di test in tutta Italia per poter finalmente entrare ufficialmente nell’Albo Avvocati dopo i canonici due anni di praticantato. Oggi la prima prova di civile, domani 12 dicembre la seconda prova scritta con la traccia di parere penale mentre giovedì 13 dicembre è prevista la redazione di un atto giudiziario (diritto privato, diritto penale, diritto amministrativo): oggi, per la prima determinante e delicata prova d’esame, gli aspiranti avvocati avranno nella prova due tracce di materia civile e ciascun candidato dovrà sceglierne una con 7 ore di tempo complessivo per poter svolgere al completo la traccia opzionata. Come ogni anno occorre ricordare, è determinante riuscire ad ottenere la sufficienza in ciascuno degli elaborati scritti in modo da poter accedere agli orali previsti nei prossimi mesi.
ESAME AVVOCATO 2018, QUANDO I RISULTATI?
Accede agli orali dell’Esame Avvocato 2018 soltanto chi conseguirà un punteggio minimo di 90 punti (ovvero non inferiore ai 30 punti in almeno due delle tre prove): i risultati degli esami per la pratica d’avvocato si avranno non prima di maggio-giugno del prossimo anno, e in base a quelli ovviamente verrà stilato il calendario degli orali che di norma si tengono appena dopo l’estate (tra settembre e ottobre). Il 2018 sarebbe dovuto essere l’anno della riforma forense tanto attesa da tempo, con diverse novità allo studio: un esame più difficile ma anche più “corretto” e più “seguito” dagli stessi commissari, in modo da limitare le “anomalie” che ogni anno accadono in diverse parti d’Italia prima dell’ammissione all’orale. La riforma è stata però posticipata di altri due anni e per questo le prove restano tali e quali allo scorso anno, con modalità e criteri d’accesso identici.